Anche Goldman Sachs, la più importante banca d’affari del mondo, torna a bordo della nave spaziale Bitcoin. Secondo quanto circolato nelle ultime ore, il gruppo americano dovrebbe iniziare di nuovo a offrire un trading desk su futures su Bitcoin e anche contratti forward, che avranno come sottostante proprio la regina delle criptovalute. Le operazioni dovrebbero riprendere da Lunedì 8 Marzo, secondo le indiscrezioni che arrivano da persone all’interno dell’azienda.
Il tutto mentre BTC fa registrare un solido +11% che lo riporta in quota 48.500$, dopo una settimana da dimenticare che aveva eroso quasi tutti i guadagni dell’era pre-Tesla. I mercati in subbuglio, tendenze fortemente rialziste e corsa agli investimenti. Una corsa alla quale possiamo partecipare, anche a partire da 20 euro di investimento con Capital.com (qui per testarlo in demo gratis), broker che offre contratti per differenza con sottostante Bitcoin, sui quali possiamo investire anche al ribasso.
Che cos’è il trading desk su Bitcoin di Goldman Sachs?
Né più né meno che un mercato Over the counter di derivati, gestito per l’appunto da uno dei gruppi bancari più importanti al mondo, per quanto riguarda la gestione di titoli derivati e anche di investimenti per istituzionali e per grandi gruppi industriali. Un nuovo impegno di parte di GS di riavvicinarsi al mondo digitale che conta, seguendo anche di concerto diverse aziende che operano nel settore.
Si pensa, anche se mancano ovviamente le conferme, ad exchange come Coinbase, che presto si quoterà in borsa, anche se le prossime mosse della grande banca potrebbero rendere non più percorribile questa ipotesi. Perché – e questa sarebbe una notizia bomba – GS starebbe organizzando anche un proprio ETF.
L’ETF di Goldman Sachs
Goldman Sachs potrebbe lavorare anche ad un ETF, ovvero un fondo che viene scambiato su mercati regolamentati, simile a quello ormai famoso di GrayScale. Tutto questo per soddisfare la ovvia domanda di BTC da parte di investitori istituzionali e anche di piccoli e piccolissimi risparmiatori, che vedrebbero in Bitcoin un vero asset contro l’inflazione in arrivo e contro le politiche monetarie espansive di FED e BCE.
Noi di Criptovaluta.it non potremo che seguire molto da vicino le evoluzioni di questo possibile ETF, che potrebbe davvero traghettare Bitcoin nel mondo della finanza che conta. Con previsioni su BTC così rialziste, soprattutto sul medio e lungo periodo, la febbre dei mercati tradizionali potrebbe essere soltanto all’inizio.
Un ritorno al 2018
In realtà non è una prima volta per Goldman Sachs. Chi ci segue da tempo ricorderà del trading desk nel 2018, aperto poco prima del grande crack che riportò tutte le principali criptovalute su valori estremamente più bassi. Valori che poi verranno confermati per quasi 2 anni, prima dell’ultimo boom. Che sia di cattivo auspicio? Non siamo superstizioni e da analisi del mercato delle criptovalute, non possiamo che sottolineare le enormi differenze tra la situazione del 2018 e quella attuale. Sia in termini di economia generale, sia in termini di forza del settore delle cripto.
La bolla, ce lo consentano i detrattori del mondo cripto, sembra essere ancora lontana. E l’interesse concreto di Goldman Sachs, che lunedì prossimo riaprirà il suo mercatino dei derivati su Bitcoin, è soltanto l’ultima di una lunghissima serie di prove.