Paolo Brosio, il popolare giornalista rinato nella fede, non ha mai sentito parlare di Bitcoin Code, non lo ha usato per arricchirsi ed è soltanto l’ennesima vittima di un gruppo di truffatori, che utilizza immagini di VIP per promuovere un sistema illegale e truffaldino sul trading.
Non è la prima volta che accade. Negli anni e nei mesi scorsi lo stesso medesimo sistema aveva utilizzato altri personaggi conosciuti e popolari, come Flavio Briatore, Flavio Insinna, Jovanotti e molti altri. Il meccanismo è sempre lo stesso: pubblicizzare una sorta di sistema automatico per investire in Bitcoin utilizzando facce popolari, che prima di noi si sarebbero arricchite proprio con questo sistema.
A farne le spese, questa volta, è Paolo Brosio, completamente ignaro della vicenda e soltanto ultimo in ordine temporale ad entrare a far parte degli utenti a loro insaputa di un sistema che abbiamo già recensito. E che non ha alcuna ragion d’essere se non quella di arricchire gli ideatori, mettendo le mani in tasca ai poveri malcapitati.
Chi vuole investire in Bitcoin ha a disposizione alternative sicure e affidabili
Bitcoin Code contribuisce alla diffidenza che in molti continuano a nutrire verso il settore delle criptovalute, un settore che purtroppo continua ad attirare – per la sua forza – tantissimi truffatori, che vorrebbero mettersi in tasca una fetta degli enormi volumi di scambio che riguardano Bitcoin, ma anche tantissime altre criptovalute. Chi vuole investire in sicurezza nel settore ha però tante alternative a disposizione, legali e sicuri.
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Ne abbiamo selezionati diversi, tra centinaia che operano in Italia, proprio per offrire ai nostri lettori la certezza di avere davanti dei buoni intermediari finanziari che consentono l’accesso al mercato delle criptovalute. Operatori che possiamo facilmente riconoscere anche noi, tenendo conto di alcuni fondamentali criteri.
- Licenza di intermediazione
Tutti i broker devono essere dotati di una licenza europea di intermediazione finanziaria. È una licenza senza la quale il broker non può offrire i suoi servizi ai cittadini italiani. Controlliamo che l’intermediario abbia una licenza (ad esempio a Bitcoin Code manca evidentemente) e teniamo in considerazione soltanto quelli che l’hanno ottenuta. Non importa che sia cipriota, francese o spagnola. In UE una licenza vale l’altra.
- Guadagni facili
Nel mondo di Bitcoin, come nel mondo degli “investimenti reali” su altri mercati, quando ci propongono dei guadagni facili siamo sempre e senza esclusioni davanti ad una truffa. Altro che Paolo Brosio diventato milionario con Bitcoin Code. Questo sistema promette mari e monti, senza poter mantenere nessuna delle sue promesse.
- Un sistema che cambia pelle 100 volte
Ma che non sparisce mai. Un tempo c’era tal Savarese come promoter, personaggio inventato. Poi si è passati a Jovanotti, Briatore, Insinna, calciatori di ogni genere e rango, artisti, grandi magnati, finanche Bill Gates. Incredibile vero, per un sistema che circola clandestinatamente su Internet, pur se di tanto in tanto riesce a fare capolino sulle pubblicità di siti affidabili come Facebook o Google.
Investire in Bitcoin è una cosa seria, Bitcoin Code no
Fare trading in Bitcoin è una cosa estremamente seria, cosa che purtroppo non possiamo dire di Bitcoin Code. Nonostante l’aver già truffato migliaia di italiani, continua a circolare impunemente, mettendo in serio pericolo i capitali di chi incontra per la sua strada. Ci sono fondi, investitori istituzionali, aziende ma anche milioni di piccoli risparmiatori che investono ogni giorno su Bitcoin e su altre criptovalute.
Ma non lo fanno, checché ne dicano queste pubblicità truffaldine, tramite Bitcoin Code. Un sistema che ci ridirige verso broker truffa, dai quali percepisce una commissione. Senza che ci sia alcun tipo di sistema automatico per arricchirsi con Bitcoin. Sistemi che, aggiungiamo, non possono esistere. Se foste in possesso di un sistema di questo tipo… lo regalereste online?