Sono in pochi a conoscerla, ma i risultati che è riuscita a portare a casa negli ultimi giorni hanno effettivamente dell’incredibile. Parliamo della criptovaluta CRO, o meglio, del token che viene utilizzato dal network di scambio finanziario Crypto.com. Una criptotoken che soltanto nella giornata di oggi ha fatto già registrare il +10%, che va ad innestarsi su un trend già ampiamente positivo con un rialzo settimana su settimana di circa il 50% dal minimo.
È il caso di investirci? Che tipo di funzionalità offre e perché oggi è così richiesta? Per partire possiamo fare il paragone, ovvio e scontato, con quanto viene offerto da Binance Coin, allo stesso modo gas per la blockchain interna. E con la crescita della criptomania, i token utility dei migliori scambi non possono che crescere di valore. Cerchiamo di saperne di più sul token di Crypto.com.
Sono diversi oggi gli exchange che gestiscono delle blockchain interne, che vengono utilizzate proprio per rendere più rapidi ed economici gli scambi tra diversi token. Crypto.com è stato uno dei primi, seppur arrivato sul mercato in ritardo rispetto al principale rivale, ovvero Binance. Con il token CRO ad oggi si possono pagare le commissioni per il trading rapido sulla sua piattaforma e anche per gli acquisti diretti.
Così come nel caso di Binance Coin, le commissioni che accettiamo di pagare tramite questo token sono più basse, incentivando così la richiesta del token da parte degli utenti. Ma non c’è soltanto questo. Crypto.com offre infatti una carta VISA collegata al proprio portafoglio di criptovalute, con conversione istantanea, che ad oggi propone un 8% di cashback automatico, che viene erogato però proprio utilizzando Crypto.com Coin. Un altro motivo che porta alla diffusione di questo token sui principali mercati, sebbene ad oggi, anche per capitalizzazione, non è sicuramente tra i più rilevanti.
CRO Crypto.com Token è anche una criptovaluta che possiamo accumulare nel nostro wallet per ottenere diritti di voto e anche il potere di diventare dei supernodi per la validazione delle transazioni. Questo potrebbe, virtualmente, interessare in pochi. In realtà però a questo tipo di processo è legato anche il guadagno di commissioni da parte del nodo.
Il classico mining, se così vogliamo, delle reti PoS, che è già di ulteriore incentivo a chi vuole investire in CRO, anche attraverso canali alternativi. Canali che per oggi però sono gli unici a disposizione, dato che il token, per l’appunto, non è ancora scambiato tramite i principali broker e tramite i principali exchange.
Sull’utilità di fare ciò, si dovranno fare altri tipi di considerazioni. Il token, ancora una volta come nel caso di BNB, è intimamente legato alla salute e alla qualità del network che rappresenta. Puntarci oggi vuol dire anche puntare sul futuro di Crypto.com, progetto sicuramente solido e tra i maggiormente articolati nell’ecosistema legato alle criptovalute. Di criptovalute emergenti ce ne sono moltissime a disposizione e prima di buttarsi su CRO, meglio valutare attentamente le altre alternative che abbiamo a disposizione, date anche le difficoltà, almeno per il momento, di scambiarlo sui mercati.
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