L’incredibile corsa di Helium, criptovaluta sconosciuta ai più, non si arresta. In una settimana raddoppia il proprio valore, mentre tutto o quasi il settore delle criptovalute si trova in difficoltà e non riesce a spingersi di nuovo verso i massimi storici.
Cosa c’è da sapere su Helium? Cosa si nasconde dietro un guadagno del 100% in soli 7 giorni e un +22% soltanto per la giornata di oggi? Analizzeremo quali sono le particolarità di questo progetto, cercando di capire perché, come e quando potremmo investirci. Un progetto che oggi troviamo quotato su Binance (qui per aprire il conto demo gratuito) e che è tra i più scambiati dell’ultima settimana.
Helium è un progetto nato nel 2020, che utilizza un complesso sistema di approvazione dei blocchi e delle transazioni, chiamato Proof of Coverage. Il protocollo in questione offre, ai partecipanti al suo network, retribuzione sia per la validazione delle transazioni, sia per la sicurezza che offrono all’intera blockchain, nonché per la copertura in termini hardware.
Helium ha un progetto molto ambizioso: migliorare le comunicazioni tra dispositivi IoT, quell’Internet of Things che oggi è praticamente in ogni dispositivo che portiamo in casa, dalle TV ai frigoriferi, passando per gli impianti di riscaldamento e la gestione dell’illuminazione. I partecipanti al network offrono Hotspot con una certa copertura, che possono esser acquistati dal progetto o sviluppati in proprio, offrendo dunque innanzitutto copertura in termini di WiFi. Così vengono retribuiti tramite il token interno HNT, che è valuta della blockchain in questione.
Il network è molto affidabile e in fortissima espansione e il valore del token interno aumenterà con la crescita del progetto e delle adesioni. Un progetto sicuramente innovativo e che punta a creare un network mondiale che si basa appunto sulla sua criptovaluta di riferimento. Un progetto ambizioso, che riprende almeno in parte il funzionamento di Iota, portandolo però ad un livello superiore, quello dell’interazione con il mondo reale.
Investire in questo tipo di token rimane però sempre rischioso: l’entusiasmo che si crea intorno all’innovazione nel mondo delle criptovalute emergenti è sempre estremamente volatile. E chi impegna oggi i suoi capitali su progetti di questo tipo deve sia prepararsi a poter guadagnare molto, sia a subire delle correzioni importanti.
Potrebbe essere. In realtà il problema principale di questo tipo di dispositivi è che, soprattutto quando mobili, dovrebbero operare con un consumo potenzialmente minimo di energia e con la capacità di essere sempre coperti da segnale internet. Helium può offrire soluzioni per la seconda problematica, con costi che sono almeno per il momento molto efficienti e con una struttura di governance che favorisce i contributi di terze parti, soprattutto in termini di offerta di gateway per internet.
Staremo a vedere, monitorando attentamente la situazione, se questo sarà o meno il caso del progetto Helium: riuscirà ad affermarsi su scala globale? Rimarrà una soluzione soltanto locale? Oppure sarà presto dimenticato? Per ora le tendenze di mercato sono fortemente bullish e sembrerebbero puntare, almeno sul breve, ad una forte crescita del progetto.
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