Oggi è il compleanno di Satoshi Nakamoto, o meglio, il 5 aprile è la data che il misterioso inventore di Bitcoin ha scelto su P2P Foundation come compleanno. Si sa pochissimo su Satoshi e anche il fatto che sia, come riporta il sito, 46enne e giapponese è qualcosa che nessuno è in grado di confermare.
Nell’unirci agli auguri, per quanto particolari come quelli di oggi, a Nakamoto, ne approfittiamo per fare un breve recap sulla scelta di quella data. Perché sì, Satoshi si è espresso più volte tramite enigmi e riferimenti che in pochissimi sono stati in grado di cogliere. E per la data del 5 Aprile, seppure di tantissimi anni fa, ce n’è uno davvero succoso, che risolveremo insieme.
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Il 5 Aprile del 1933
No, non è questa la data di nascita di Satoshi Nakamoto. Se dovessimo prendere per buono quanto egli stesso ha scritto, oggi avrebbe 46 anni e dunque sarebbe nato nel 1975 (cosa che verosimile, ma non certa).
Il 5 aprile del 1933 è la data di approvazione, da parte del presidente americano Franklin Delano Roosvelt, del famoso Executive Order 6102, che proibiva ai cittadini americani la detenzione di oro. In ogni sua forma: che si trattasse di lingotti, di monete e anche di certificati.
Una limitazione che rimarrà in vigore fino alla presidenza Ford. E una limitazione che obbligò milioni di americani a vendere l’oro che possedevano allo stato, al prezzo di 20,67 dollari l’oncia.
L’accumulazione di oro era ritenuta come dannosa per l’economia, anche se in realtà, ed eravamo in piena età del Gold Standard, la nuova legge avrebbe permesso alla banca centrale Fed di emettere una quantità maggiore di denaro, con oro a buon mercato. Una vecchia storia di fiat currency quando la valuta non era ancora fiat e doveva essere ancorata ad una riserva effettiva di oro per il 40% del valore delle banconote.
Nato il 5 aprile, affinché non ci siano più 5 aprile
Un riferimento arguto, quello di Satoshi Nakamoto, che ha avuto come obiettivo, con Bitcoin, la creazione di una riserva di valore che non potesse subire le sorti dell’oro nel 1933.
Chi conosce il funzionamento di Bitcoin sa quali idee ne hanno influenzato lo sviluppo – anche se chi lo segue oggi solo da una prospettiva finanziaria probabilmente non è a conoscenza dello spirito libertario della criptovaluta.
Un bel riferimento, una delle easter egg presenti nel progetto e che ne ricordano, a chi non lo sapesse, la portata anche politica e culturale. Se nel 1933 si rischiava la galera per il possesso di una qualunque quantità di oro, con Bitcoin – almeno nella speranza di Satoshi Nakamoto – una cosa del genere non sarebbe mai più potuta accadere.
E in un periodo storico dove le Banche Centrali hanno fatto il via alla più grande manovra di espansione monetaria di sempre, questo tema non può che tornare estremamente attuale.