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Cardano scelta da Scantrust, leader della tracciabilità

4 anni fa
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Cardano fa le veci di VeChain? Potrebbe essere, almeno stando all’ultima collaborazione stretta dalla blockchain di ADA con Scantrust. Un gruppo, quest’ultimo, che si occupa di digitalizzazione inerente la protezione dei brand e la tracciabilità della filiera. Praticamente quello che siamo abituati a vedere proprio da VeChain.

Confermata la partnership tra Cardano e Scantrust

Il gruppo Scantrust è presente già in 168 paesi e serve già diverse aziende della famosa lista Fortune 500. Una buona, anzi ottima notizia per Cardano, che dimostra così di poter essere infrastruttura importante anche per applicazioni nel mondo dell’economia reale.

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Cosa permetterà di ottenere questa collaborazione?

Tutto quello che riguarda il mondo della tracciabilità e anche della verifica dell’originalità di un prodotto. Sono questioni che interessano particolarmente sia l’industria del lusso, sia quella del food & beverage. Come dimostra d’altronde il fatto che il progetto pilota tra Cardano e Scantrust è stato condotto presso una grandissima cantina georgiana. Baia, questo il nome dei produttori di vino, è stata la prima azienda al mondo ad utilizzare i sistemi di Scantrust integrati in Cardano.

Non parliamo di una piccola cantina, ma di un produttore di vino che esporta in oltre 10 paesi e che esiste da almeno tre generazioni, proprietà delle sorelle Abuladze, tra le imprenditrici più importanti del paese.

A cosa serve Cardano? Perché Scantrust ha optato per questa blockchain?

Perché Scantrust ha bisogno di una blockchain in grado di connettere meta-data e rendere tracciabili, anche attraverso QR CODE, i prodotti e i dati che vengono raccolti. Per questo si era messa alla ricerca di una blockchain in grado di offrire transazioni a basso costo, garantite e sicure e soprattuto non modificabili.

La scelta è ricaduta su Cardano, con i termini dell’accordo che non sono ancora stati diffusi. Quello che sappiamo al momento è che VeChain ha adesso un serio concorrente e che potrebbe non dominare più in solitaria un settore che vale miliardi.

Blockchain anche per la lotta alla contraffazione

La blockchain può essere di grandissimo aiuto per la lotta alla contraffazione. Questo tipo di tecnologia ci garantisce infatti un controllo della filiera totale, se implementata correttamente, con il vecchio sistema di ologrammi e oggetti numeri che non può, tecnologicamente, competere.

Il grande successo di VeChain all’interno di questa specifica nicchia ne è la prova, considerando anche il grande spessore dei soggetti coinvolti L’arrivo di Cardano in questo spazio, conferma che in realtà c’è molto da lavorare e che gli spazi di applicazione sono enormi.

La Blockchain può offrire delle situazioni concrete e reali a tutti: dai produttori di vino a quelli di automobili, passando per i grandi e piccoli marchi del lusso internazionale. E più in generale per chi ha bisogno di trasparenza. Perché come sanno i nostri lettori, anche brand della pasta si sono rivolti a tecnologie di questo tipo. Nel frattempo l’ottimo momento di Cardano continua – con le previsioni su ADA che continuano ad indicare trend fortemente rialzisti, soprattutto sul medio e lungo periodo.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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