Ancora Waves sugli scudi, criptovaluta dell’omonimo network di intercomunicazione tra diverse blockchain e non esattamente una novità per chi segue i mercati degli altcoin. Una blockchain della quale avevamo già parlato su Criptovaluta.it e che proprio poche ore fa ha raggiunto il suo massimo storico.
Cosa c’è dietro quest’ultima crescita di Waves come progetto e per valore di mercato? Con il progetto che oggi è tra i primi 60 per capitalizzazione, è bene provare a vederci chiaro. Anche per comprendere se sia il caso o meno di investirvi.
Il primo dato importante di queste ultime 24 ore sono i volumi di scambio per il token, che sono cresciuti del 700% rispetto alla giornata precedente. Secondo molti si potrebbe trattare dell’interesse suscitato dalla campagna Duck Hunter Games, una gamification sul mondo dei NFT, che è stata concepita proprio per attirare più utenti verso Waves. In cosa consiste questa campagna?
Con il deposito di liquidità in Waves, si potranno ottenere altri token $EGG, che permetteranno inoltre di partecipare alle votazioni che gestiranno il seguito del progetto. Una sorta di Tamagotchi distribuito, che starebbe già attirando moltissimi utenti, ma che riteniamo non possa essere l’unico responsabile del grande aumento di valore che Waves sta ottenendo.
Il progetto è ancora in fase di lancio (oggi sarà il turno della Turchia, domani del Vietnam, poi del Brasile e dell’Africa, nonché dei paesi arabofoni), ma si sarebbe già raggiunta la soglia, molto importante, del miliardo di dollari locked nella piattaforma. Segno che il progetto sta funzionando e che probabilmente riuscirà ad attirare l’attenzione di diversi investitori sulle funzionalità di Waves.
Al netto di quanto di buono stia facendo per il progetto Waves, il Duck Hunter Games stanno dimostrando cosa è possibile fare combinando in modo intelligente la gamification e i non fungible tokens, che sono una delle tecnologie più interessanti per il futuro delle blockchain.
In questo caso sono utilizzati come ricompensa per chi stacka e offre liquidità alle pool, con una seconda fase che invece permetterà di rivenderli in USDN, lo stablecoin ancorato al dollaro della rete Neutrino. C’p anche la possibilità di vedere introdotti altri animaletti, sempre tramite Waves, con l’inaugurazione di un mercato secondario nel prossimo giugno.
Dipende da quanta trazione il “gioco” riuscirà a mantenere nei prossimi mesi. Riteniamo che chi voglia investire su Waves debba farlo a prescindere da questa iniziativa e soltanto se dovessero consolidarsi gli utenti e la liquidità acquisita in questa fase.
Waves è un progetto interessante e in forte espansione, ma che opera comunque in una congiuntura molto affollata della finanza decentralizzata. Si deve operare con cura e attenzione, senza farsi convincere soltanto dai grandi rialzi delle ultime ore.
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