Vitalik Buterin, fondatore e comandante in capo di Ethereum, ha venduto larga parte dei suoi SHIBA Token – e di altri meme token – per una buona causa. Avrebbe raccolto dalle vendite circa 63 milioni di dollari, che sono stati destinati a diversi progetti di beneficenza.
Una mossa inaspettata, che ha portato a delle forti perdite per Shiba Token a anche per Dogelon Mars, progetti che abbiamo seguito, primi in Italia, sulle pagine di Criptovaluta.it. Anche il token AKITA INU colpito dalla vendita per beneficienza.
Token che erano in possesso di Buterin per la strana strategia di distribuzione dei token da parte degli inventori di questi protocolli. Per tutti e tre i progetti metà della supply totale era stata inviata appunto a portafogli appartenenti al leader di Ethereum.
Buterin avrebbe utilizzato Uniswap per scambiare i tre token contro Ethereum, per poi rivendere in cambio di dollari USA gli Ethereum ottenuti. L’operazione avrebbe riguardato 660 miliardi di SHIB, 140 miliardi di AKITA e 43 miliardi di ELON. In aggiunta avrebbe liquidato anche oltre 13.000 wETH.
Totale della raccolta circa 63 milioni di dollari, che come abbiamo anticipato poco sopra, sono stati destinati ad opere di beneficenza. Alcuni dei token ELON, SHIBA e AKITA sarebbero stati inoltre ceduti ad altre associazioni per opere pie.
Finita qui la corsa per i meme token che hanno sfruttato, sebbene parzialmente, la popolarità di Dogecoin? Lo vedremo nelle prossime ore, che saranno cruciali per la sopravvivenza dei progetti. Con perdite purtroppo importanti per chi era entrato sul mercato al picco di prezzo.
I token hanno perso tra il 30% e il 70% del valore non appena le vendite sono state realizzate, come già detto tramite piattaforma Uniswap.
Quanto è stato raccolto tramite la vendita dei token meme è stato destinato da Vitalik Buterin a Givewell, a Methuselah e al Machine Intelligence Research Institute – che si occupa di cercare di incanalare gli utilizzi dell’intelligenza artificiale verso opere che abbiano un impatto positivo.
In aggiunta, anche Gitcoin e Crypto Covid – un fondo per aiutare l’India basato su donazioni in cripto – hanno ricevuto parte dei token. Token che però ora potrebbe essere difficile vendere, soprattutto alla luce della scarsissima liquidità sugli AMM.
Sarà da verificare nelle prossime ore l’impatto di ciò anche sugli exchange che hanno quotato il token, come Binance, che lo aveva addirittura aggiunto alla sua piattaforma di Futures con leva fino a 1:25.
Su Criptovaluta.it avevamo debitamente segnalato i rischi che sono collegati agli investimenti a questo tipo di token. Buterin avrebbe dovuto fare da garante non interpellato per i progetti – e ha deciso invece, in un momento nel quale questi token avevano un ottimo valore sul mercato – di liberarsene per destinare quel capitale a opere benefiche.
Una mossa inaspettata, ma anche comprensibile, per un leader del movimento crypto che oltre ad essere una figura pubblica, ha accumulato una quantità di capitale che permetterebbe a lui e a diverse generazioni dopo di lui di vivere di rendita. Cosa che non toglie nulla al gesto, importante, di una donazione di oltre 60 milioni di dollari a opere e organizzazioni di beneficenza.
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A quanto pare non hai capito nulla.
Per fortuna è arrivato il luminare pronto a farlo al posto nostro. Ci illustri tutto, grazie mille.