Nasce ufficialmente il progetto NFT di GameStop, azienda di distribuzione di videogiochi e console che negli ultimi mesi è stata al centro di una delle operazioni più epocali di short squeeze.
Il sito ufficiale del progetto è già online, anche se non operativo, confermando voci che si rincorrevano ormai da tempo. Una nuova vita per la compagnia che proprio nella giornata di ieri ha ripreso a correre in borsa, scatenando una nuova corsa agli acquisti e – con ogni probabilità – problemi per chi ha posizioni short sul titolo.
Cerchiamo di capire cosa potremo fare con i NFT di GameStop e quanto questi potranno rivoluzionare i destini dell’azienda – rinata quando tutti la davano per spacciata.
Il progetto sarebbe ancora in una fase embrionale, perché come possiamo leggere sul sito ufficiale di GameStop NFT, si è ancora alla ricerca di figure specializzate che possano aiutare a sviluppare le funzionalità che GME avrebbe in mente.
Stiamo costruendo un team. Daremo il benvenuto a ingegneri (su Solidity, React e Python), designer, gamer, esperti di marketing e community leader. Se vuoi entrare a far parte del nostro team, inviaci il tuo profilo o qualcosa che hai già realizzato a nfteam@gamestop.com.
Un annuncio che denota, come abbiamo già detto – la fase embrionale del progetto – che potrebbe riguardare la tokenizzazione dei titoli digitali, creando un mercato secondario simile a quello che avevamo quando i videogiochi erano venduti esclusivamente su supporto fisico.
Una soluzione basata su Ethereum e che farebbe tornare il gruppo in posizione centrale nel mercato dei videogiochi. I tanti short, anche da parte di importantissimi fondi, che erano partiti qualche mese fa si dovevano proprio alle evoluzioni del mercato dei videogiochi, che tramite la distribuzione digitale curata spesso dagli stessi produttori, aveva iniziato a tagliare fuori intermediari come GameStop.
Nelle contrattazioni di ieri il titolo di GameStop è tornato sopra quota 200$, chiudendo poi le negoziazioni intorno a 210$, con il titolo che non ha subito una riduzione di valore neanche nelle negoziazioni overnight.
Un buon segno, che però è spinto – come ricorderanno in molti – da uno dei movimenti più incredibili della storia della finanza. Si è partiti dal popolare subreddit WallStreetBets per poi passare un fenomeno su scala globale, che punta allo short squeeze di tanti fondi che hanno posizioni di vendita allo scoperto. Cosa che si era già verificata qualche settimana fa e che potrebbe ripartire, se il titolo dovesse aprire al rialzo anche oggi.
Da un lato questo è segnale, per Ethereum, di un dominio pressoché totale nello spazio dei non fungible tokens, nonostante siano diverse ormai le blockchain e i protocolli che possano offrire questo tipo di implementazione. Dall’altro un evento che non avrà grande impatto sul breve periodo, almeno fino a quando il progetto non sarà effettivamente funzionante.
Non crediamo che la cosa sia responsabile del recente bullish trend di Ethereum, anche se comunque la notizia contribuirà a ricostruire un sentiment positivo intorno al mondo di ETH – colpito duramente dalla recente correzione. I presupposti per un ritorno in auge di tutto il comparto si rinforzano anche grazie a questo tipo di operazioni.
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