Polygon mantiene le promesse. Nella giornata di ieri, attraverso il suo sito ufficiale, il protocollo ha annunciato l’uscita del suo framework SDK, che permetterà la creazione di side chain completamente compatibili con Ethereum.
Un annuncio che era atteso da tempo e che segnala – se ce ne fosse il bisogno – che il protocollo di MATIC continua ad essere uno dei più attivi sia in senso generale, sia nel comparto DeFi. Un grande regalo per gli sviluppatori – per i quali oggi diventa più facile e più fruttuoso utilizzare i servizi offerti da Polygon.
Polygon sta attraversando un ottimo momento di forma anche sui mercati – complice anche l’esposizione di Mark Cuban nelle ultime ore – per un massimo storico che continua ad essere alla portata del token, anche sul breve periodo.
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Quella dell’introduzione della Polygon SDK è una pietra miliare sia del progetto originario, sia invece per la rete Ethereum, con il network che diventa a tutti gli effetti multichain. In questa mission Polygon punta a diventare la struttura di scalabilità principale dell’ecosistema.
Con questa introduzione, Ethereum diventa a tutti gli effetti simile a quanto riescono a fare oggi Polkadot o anche progetti come Cosmos. Con una maggiore sicurezza – dato che Polygon può scalarla da Ethereum, grande flessibilità e tutti i vantaggi offerti dal network di Ethereum.
Interessante anche la possibilità di avere chain in modalità stand-alone, che possono fare riferimento ad Ethereum e Polygon per l’esecuzione, ma che saranno gestite secondo regole proprie e tenute completamente separate. Una soluzione in stile Avalanche, che renderà il network molto più appetibile anche per i clienti enterprise e business.
Sono questi i due concetti che hanno ispirato la SDK. Da un lato si avrà la piena compatibilità con gli standard di Ethereum, dall’altro la possibilità di costruire nuovi progetti modulari e che potranno essere agganciati e sganciati secondo le proprie necessità di design. Un passo avanti tecnico, ma anche commerciale per il progetto che ha già destato gli interessi – pagati con denaro sonante – di Mark Cuban.
Il tutto con una piccola défaillance ieri, con alcuni dei nodi che hanno perso la sincronizzazione – problema però prontamente rientrato. Segno, anche questo, di una certa resilienza del network.
Il protocollo, anche in virtù di questa grande innovazione, è uno dei più discussi online e tutto lascia intendere che continuerà a capitalizzare la grande attenzione per tutto il comparto finanza decentralizzata. Tutto questo al netto di eventuale volatilità sul breve periodo.
Un progetto che continua ad essere tra i più forti sul mercato e che è ormai vicino, di nuovo, ai suoi massimi storici. Per molti investitori è un buy. Noi ci limitiamo a segnalare l’ottima opportunità per una cripto che può diversificare portafogli eccessivamente sbilanciati su Bitcoin.
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