Sì, internet può essere decentralizzato e può essere reso anche resistente alla censura. Sono diversi i progetti che si stanno applicando in questo senso sfruttando il mondo della blockchain e SafeNet, di cui MaidSafeCoin è uno dei token di rappresentanza e utility, sta dimostrando che questo è possibile.
Un progetto che seppur non enormemente capitalizzato – parliamo di un token che è sotto i primi 100 per market cap – è tornato a far parlare di sé nelle ultime ore – sempre all’interno di un’ondata positiva e importante che ha colpito tutto il comparto delle criptovalute dedicate alla privacy, direttamente o indirettamente.
Il recente boom di Monero e ZCash deve essere interpretato in questo senso, anche se non è assolutamente l’unico. Perché come vedremo in questo nostro approfondimento su MaidSafeCoin, c’è molto di più che la blockchain può offrire per chi ama la privacy e non vuole farne a meno, neanche quando si tratta di navigazione web.
Un progetto ormai risalente, ma ancora da finalizzare
In realtà SafeNet, che è il progetto principale al quale dobbiamo riferirci quando vogliamo analizzare la posizione di MaidSafeCoin – è attivo dal 2006, quando però mancavano ancora le tecnologie per dare seguito all’importantissimo proposito del gruppo, che riguarda come abbiamo detto libertà e privacy.
Un proposito che è tanto ambizioso, quanto ormai raggiungibile: creare una sorta di internet parallelo che sia completamente resistente a censura, ad ostracismo e anche alla possibilità che le autorità lo buttino giù. Tutto questo prende la forma di SafeNet di cui MaidSafeCoin è il token di governance e di scambio di valore. Con diversi progetti che ne stanno dimostrando, utilizzando la rete di SafeNet, la fattibilità.
Al suo interno troviamo un sistema di Storage – che ricorda almeno per alcuni tratti quanto abbiamo visto con Filecoin, nonché un sistema di routing p2p, che rende impossibile shortage che si possono avere andando ad attaccare la rete internet classica.
- Il token utilizzato come ricompensa per i farmer
Che mettono a disposizione storage e potenza di calcolo affinché il sistema funzioni. Vengono ricompensati con il token, che poi possono scambiare all’interno degli exchange dedicati. Un token il cui valore, pertanto, è legato a doppio filo agli effettivi volumi di utilizzo del network.
- Livello di sicurezza aggiuntivo grazie alla crittografia
Tutti i dati negli storage e delle comunicazioni tra nodi sono crittografati e pertanto inaccessibili sia a chi li sta custodendo temporaneamente, sia ad eventuali malintenzionati. Questo è un livello di sicurezza aggiuntivo e che rende il sistema molto interessante, in particolare per chi ha una spiccata esigenza di privacy.
Privacy, bassi consumi e tecnica al massimo livello – sarà questo uno dei token del futuro?
SafeNet – e di conseguenza il token MaidSafeCoin – incarnano i tre fattori più importanti del momento. La grande capacità di processare transazioni (tra le più alte dell’intero comparto), consumi molto bassi e la resistenza alla censura stanno giocando a favore della diffusione di questo progetto – e dunque anche di questo token. Cosa che è anche al centro del recente entusiasmo intorno a ICP.
Occhio però ai movimenti di breve: quando i volumi diventano così alti – e i movimenti di prezzo così importanti – c’è anche lo zampino della speculazione. Zampino che potrebbe causare anche delle correzioni di breve. Chi dovesse investire oggi con il progetto con la speranza di diventare ricco subito, dovrebbe prestare la massima attenzione e prudenza. Per chi invece guarda al lungo e lunghissimo periodo, quanto viene offerto da SafeNet dovrebbe rimanere di massimo interesse – per un progetto che seppur in sordina è continuato a crescere su ritmi molto elevati.
Direi che proprio perché propone un Internet non censurabile e non interrompibile, questo progetto sarà fatto naufragare… in sordina.
I poteri forti non vogliono cittadini liberi dal loro controllo, e non hanno nessuno scrupolo nell’usare qualunque mezzo, o non sarebbero ‘poteri forti’.
La storia ce lo insegna.
Buon pomeriggio Goffredo, l’eterna lotta tra controllori e libertari non inizia con Safe e non finirà con Safe. Capisco le tue preoccupazioni, che in parte condivido, ma prima di fare il funerale al progetto forse meglio aspettare le prossime evoluzioni. Grazie e continua a seguirci!