C’è chi fa proclami e chi invece lavora in sordina, anche tra i personaggi famosi che gravitano nell’universo di Bitcoin. Se questa mattina l’ennesima delle sparate di Elon Musk ha contribuito a innescare un breve ciclo ribassista, c’è Jack Dorsey che invece prova a remare a favore di un ecosistema BTC libero dalle grandi imprese, o meglio, dove gli utenti siano effettivamente in controllo della situazione.
Mentre a Miami è in corso la più grande conferenza su Bitcoin, il leader di Twitter e di Square sgancia una metaforica bomba sull’universo delle criptovalute, annunciando la possibilità che a breve verrà introdotto un wallet hardware targato Square per detenere i nostri token, in una sorta di ibrido tra custodial e non-custodial.
Una notizia, sembra ombra di dubbio, rialzista. Perché denota l’impegno da parte di aziende forti e serie per un futuro di Bitcoin diverso da quello che immagina chi vorrebbe impossessarsene e fare il bello e il cattivo tempo.
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L’annuncio di Jack Dorsey non poteva che arrivare tramite Twitter, di cui è stato fondatore. Un annuncio non solo interessante sotto il profilo tecnico, ma anche sotto quello del sentiment, perché aiuta Bitcoin a ritrovare il proprio entusiasmo, dopo qualche settimana durante la quale tutti o quasi i pezzi grossi si erano espressi in toni poco edificanti.
Square sta prendendo in considerazione la possibilità di realizzare un wallet hardware per Bitcoin. Se lo faremo, lo costruiremo in modalità open source e collaborando con la community, dal design del software a quello dell’hardware. Vogliamo partire pensando nel modo giusto: condividendo i nostri principi guida.
E dopo questa lunghissima introduzione, Dorsey è passato alla spiegazione dei principi, in realtà tanti, che dovrebbero animare lo sviluppo di questo progetto. Principi che sono in netta contrapposizione alla custodia di BTC che fanno i principali exchange, per motivi di sicurezza ma anche di controllo da parte dell’utente.
Questo è il primo interessantissimo principio che animerà il progetto di Square. L’idea è quella di realizzare un prodotto che sia inclusivo e che possa essere utilizzato da tutti, per scalare Bitcoin verso centinaia di milioni di utenti.
Gli exchange non sono sempre super-trasparenti sulla custodia di Bitcoin e non forniscono chiavi del wallet. Questo perché spesso in realtà i Bitcoin che abbiamo in portafoglio non sono altro che degli IOU (I owe you), ovvero delle “cambiali“. Il wallet di Square vorrebbe capovolgere, in forma ibrida, questo principio.
L’idea di Dorsey sarebbe quella di trovare una via di mezzo, che permetta il controllo delle chiavi da parte dell’utente finale, senza però gli ingombri e le difficoltà che siamo abituati a vedere per i wallet effettivi.
Che come ricorda Dorsey sono il primo dispositivo di accesso per la maggioranza delle persone ad internet. La soluzione individuata da Square dovrà tenere conto anche di questo.
Il trade off storico dell’informatica, che Dorsey vorrebbe provare, almeno in parte, a superare. È questo forse l’aspetto più difficile da immaginare per il futuro del progetto – che si muoverà verso un ibrido meno sicuro del wallet hardware classico, ma più facile da usare.
Che per Dorsey (cosa che in parte condividiamo) è assolutamente necessario per la crescita di Bitcoin e di progetti di questo tipo. Difficile? No. Ci saranno delle resistenze? Probabilmente sì. Anche se questo, date le peculiarità tecniche di Bitcoin, sarà un passaggio fondamentale per la riuscita di progetti di questo tipo.
Senza voler essere gli ennesimi a scagliarsi contro Musk, c’è da dire che la differenza tra gli atteggiamenti (e le proposte) di Dorsey e il faceto che governa la vita di Musk su Twitter sono enormi.
E che probabilmente un progetto importante come Bitcoin ha bisogno di proposte concrete, più che di meme. Una notizia che riteniamo essere estremamente bullish e che conferma, se ce ne fosse il bisogno, ancora una volta le nostre previsioni Bitcoin fortemente rialziste.
Se i movimenti di breve periodo continueranno ad essere altalenanti – suggerendo la necessità di operare tramite intermediari corretti – come Capital.com (qui per un conto demo illimitato e gratuito) – sul lungo periodo abbiamo, ogni giorno, meno dubbi sulla riuscita di BTC e sul raggiungimento degli ambiziosi target indicati anche dalla nostra redazione.
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