In una settimana offuscata dalla conferenza su Bitcoin di Miami, che ha tenuto tutte le riviste specializzate occupate, si è avuto poco modo di parlare di Dogecoin, criptovaluta che ormai tutti avrebbero difficoltà a definire come una meteora e che nella scorsa settimana ha comunque avuto performance da prima della classe.
Complice qualche dichiarazione di Vitalik Buterin – personaggio sicuramente più pacato e tranquillo di Elon Musk – e complice anche il caro vecchio CEO di Tesla, che con i suoi Tweet continua a muovere il mercato, sebbene con impatto decisamente ridotto rispetto ad un tempo.
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Anche Vitalik Buterin ama Doge
Il che è una grande notizia per Dogecoin. Vitalik Buterin si è espresso qualche giorno fa su Doge, dicendo di amarlo e di aspettarsi future collaborazioni con il progetto Ethereum, che una volta passato alla validazione PoS potrebbe offrire infrastruttura al meme token per scambi rapidi, tramite bridge o altri tipi di soluzioni.
Una porta aperta? Non sarà sicuramente Buterin a chiuderla, per un progetto sul quale, in passato, aveva anche investito, da sua stessa ammissione.
Dogecoin è stato uno dei migliori investimenti che ho mai fatto. Ho venduto metà dei Doge che avevo e ho guadagnato 4,3 milioni di dollari, che ho poi donato a GiveDirectly.
La metà, segno che Buterin ha ancora una quantità di Doge in portafoglio, ovvero un ammontare che dovrebbe essere, ai prezzi di oggi, comunque superiore ai 2 milioni di dollari.
La latente rivalità con Musk
Una rivalità in realtà a senso unico, perché Buterin non ha mai raccolto le provocazioni del CEO di Tesla, che ha ripetutamente citato il leader di Ethereum, affermando che sarebbe spaventato da un’ulteriore crescita di Dogecoin, in grado di spodestare ETH dal ruolo di criptovaluta seconda per capitalizzazione di mercato.
Provocazioni, come ormai è assodato nello stile di Musk, più verso il faceto che il serio, senza che ci sia del concreto dietro le accuse che ciclicamente muove verso i personaggi più rispettati della community crypto. Musk che poi ha provato a ricucire soltanto due giorni fa:
Sono d’accordo con Vitalik.
Proprio in relazione all’intervista nella quale Buterin offriva il suo supporto a Dogecoin per “battere Bitcoin”, offrendo infrastruttura per migliorarne le performance. Video che riportiamo, seppur in inglese, qui. Per offrire un’ulteriore chiave di lettura ai nostri lettori in una guerra che Buterin ha chiuso prima che se ne producessero gli effetti.
Potete guardare il video dell’intervista qui.
Pace fatta? A rimetterci non sarà sicuramente Dogecoin
Le crypto-wars hanno stancato un po’ tutti, e va dato merito a Buterin per aver messo a tacere l’ennesimo trolling nei suoi confronti, che più che offrire supporto a Doge, avrebbe alimentato una guerra intestina che non avrebbe portato giovamento a nessuno, se non a chi si diverte ancora con il trolling continuo targato Musk.
Le previsioni Dogecoin $Doge sul nostro sito continuano ad essere positive – e una nuova bull run potrebbe essere possibile anche in virtù di una nuova ripartenza da parte di BTC e delle altre principali criptovalute del comparto.