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Nuovo crollo delle criptovalute: stavolta è definitivo?

3 anni fa
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L’inverno non sembrerebbe essere ancora passato. Altra notte di paura per tutto il comparto delle criptovalute, con Bitcoin che trascina verso il basso anche il mondo DeFi e degli altcoin.

Il mercato sembrerebbe aver affrontato un altro flush di posizioni long e ad alta leva, che pur avevano iniziato a riaffacciarsi timidamente all’interno dei mercati dei derivati, senza che gli investitori spot avessero in realtà responsabilità nella nuova ondata ribassista.

Il panico sta prendendo il sopravvento. Anche se la situazione di mercato è più complessa di un “semplice crollo”

Il peggio è passato? Altre ondate di FUD ben orchestrate dai soliti noti per cercare di abbassare il valore di mercato del mondo delle criptovalute? Cerchiamo di capire insieme cosa sta effettivamente avvenendo sul mercato e quale potrà essere il bottom di questa onda bearish che, ancora una volta, ha avuto la meglio per qualche ora sui mercati.

Potrebbe anche essere un’ottima occasione per ripartire e per riprendere posizione sulle criptovalute che hanno fatto registrare le peggiori perdite e che ora si trovano sul mercato a prezzi di sconto. Su eToro (qui per un conto demo gratuito), possiamo trovare le 23 migliori criptovalute del mercato, oltre a servizi esclusivi come il CopyTrading (per copiare o spiare i migliori trader) e i CopyPortofolios, per fare investimenti su panieri diversificati di criptovalute.

Cosa sta succedendo sul mercato? Possiamo parlare di crollo?

I prodromi di quanto si è poi verificato nella notte si sono iniziati a formare nel tardo pomeriggio di ieri, ora italiana. Gli short sulle principali piattaforme che offrono investimenti a leva altissima su Bitcoin sono aumentati del 700% in poche ore, dando una grande mano agli orsi a superare prima il supporto di 35.000$, poi quello di 34.000$ e infine anche quello di 33.000$.

Qualche grande account che aveva una posizione long e quindi rialzista è stato liquidato – e da qui l’ennesima chiusura a catena di posizioni che ha poi contribuito a portare verso il basso tutto il comparto, con posizioni critiche anche su Ethereum e sulle principali criptovalute del comparto.

Ma cosa è successo? Semplice, un’altra giornata di FUD di basso livello, che ha visto coinvolti l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, l’FBI e l’ormai immancabile Cina, per un mercato che però, ancora una volta, ha tenuto intorno ai supporti fondamentali.

L’FBI recupera milioni in BTC, ma come?

Questa è stata la prima notizia che ha contribuito a gettare nello sconforto alcuni investitori. L’FBI ha infatti annunciato di aver recuperato parte del riscatto pagato in Bitcoin nel caso di *ransomware** della Colonial Pipeline.

Nelle prime ore dalla notizia è iniziata a circolare un’indiscrezione piuttosto infondanta, che riguardava la possibilità che FBI potesse in piena libertà fare il bello e il cattivo tempo sulla blockchain di Bitcoin. In realtà no. Il Bureau ha semplicemente ottenuto le chiavi private del wallet sul quale sono finiti i soldi.

E come hanno scoperto il wallet? Semplice: con un block explorer che avremmo potuto utilizzare tutti per seguire le tracce del pagamento. Nulla dunque di imprevisto sulla blockchain, ma semplicemente la polizia con più mezzi del mondo che, probabilmente dopo aver tratto in arresto alcuni dei soggetti coinvolti, è entrata in possesso delle chiavi. La blockchain di Bitcoin è pertanto sicura quanto lo fosse ieri.

Trump: “Bitcoin è una truffa”

L’ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non è nuovo a sparate spesso infondate e in territori dove non è poi così competente. Da qualche tempo, nonostante il ban da Twitter, è tornato a farsi sentire. E ieri ha avuto da dire la sua anche su Bitcoin, definendolo una truffa.

Cosa che in realtà sembrerebbe essere stata innescata dalla recente notizia che arriva da El Salvador, dove Bitcoin diventerà valuta a corso legale, in un paese dollarizzato e che dunque oggi fa riferimento proprio a USD anche per il mercato locale.

Nulla di nuovo neanche da Donald Trump

Tutto questo mentre altri paesi sembrerebbero pronti ad accodarsi a quanto proposto da El Salvador. Soltanto ieri importanti esponenti politici sia del Brasile, sia del Paraguay, hanno cambiato la loro foto profilo su Twitter con i famosi laser eyes dei sostenitori di Bitcoin, segno del fatto che qualcosa si sta muovendo, ai piani alti, anche in altri paesi del Sud America.

La crisi è finita? Oppure dobbiamo essere ancora preoccupati?

Nel momento in cui scriviamo questa analisi in realtà orsi e tori si stanno ancora dando battaglia, almeno su tutte le principali criptovalute. C’è stato un piccolo recupero dai minimi che sono stati toccati nella notte, con movimenti però di tipo sideways, ovvero laterali senza che nessuno tra orsi e tori sembri in grado di spuntarla.

Bitcoin lotta con tutte le forze per rimanere sopra quota 32.000$, che sembrerebbe essersi costituita come supporto di base sotto il quale si aprirebbero scenari in questo momento altamente imprevedibili. Il secondo dei supporti sarebbe invece in quota 29.000$, prezzo che ormai è stato indicato più e più volte da diversi analisti come sweet spot per diverse istituzioni che vorrebbero comprare BTC ad un prezzo fortemente scontato.

Il mercato degli altcoin a traino di BTC

Quando il mercato su Bitcoin diventa così turbolento, il mercato degli altcoin, fatta qualche rarissima eccezione, non può che seguire. Ed è proprio questo che sta avvenendo in queste ore sul mercato. Tutto il settore sembrerebbe essere in profondo rosso, aspettando le prossime mosse di BTC.

Mosse che per il momento sembrerebbero esser piuttosto incerte, con volumi ancora molto alti sui mercati e senza che tra orsi e tori ci sia alcun tipo di segnale per un armistizio. Va usata pertanto la massima cautela per decidere su quali mercati entrare, perché l’imprevedibilità sarà al centro delle prossime ore di mercato.

Cosa fare in queste fasi di mercato?

Con un buon intermediario, che sia in grado di offrire tutti gli strumenti per cavalcare queste fasi di volatilità, possiamo anche pensare di cercare di sfruttare i movimenti, corti ma repentini, del prezzo delle principali criptovalute.

Con Capital.com (qui per un conto dimostrativo gratis e illimitato), possiamo andare in posizione long o short con un solo click, cavalcando entrambe le tendenze di prezzo, non solo su Bitcoin, ma su tutte le principali criptovalute – dato che questo intermediario ne offre 235+ coppie a listino. E si può partire anche da investire soltanto 20 euro per avere un conto reale e con tutti gli strumenti del caso.

Oppure si può anche pensare di fare quanto consiglia CZ di Binance, che nonostante sia contro i suoi interessi, offre un’autentica perla di saggezza a mezzo Twitter.

Un’opinione impopolare per me stesso: non devi fare trading o acquistare ogni dip. Anche se questo non è ok per i guadagni degli exchange, HODL è di solito una strategia migliore per la maggioranza delle persone.

Aggiungendo poche ore dopo un altro tweet di speranza (a nostro avviso ragionata) per il settore:

Non fatevi governare dalle emozioni di breve periodo. Guardate ai trend della tecnologia di lungo periodo. Le #crypto saranno ovunque, a tempo debito.

Un messaggio al quale ci accodiamo e che dovrebbe essere sempre l’orizzonte verso il quale guardare se abbiamo investito – o abbiamo continuato ad investire, in criptovalute.

Siamo alla fine della corsa verso il basso?

Molto difficile a dirsi. Non si è ancora avuta una capitolazione chiara e nelle prossime ore il mercato continuerà ad essere molto vivace, con gli orsi che non sembrerebbero ancora aver esaurito le loro cartucce. I tori, tuttavia, stanno dimostrando una certa voglia di combattere fino all’ultimo sangue. Per chi non ha capitali investiti, si sta per aprire una fase divertente quanto un grande evento sportivo.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • Mi spiace dirlo, sono assai scettico anch'io.
    Mi e' difficile, su questo punto, dar torto a Trump.
    Non mi inducono alla fiducia gli spot pubblicitari che brulicano, lusingando all' idea di arricchimenti facili, con gli investimenti in bitcoin.
    C' entrano Cina e Russia, in questo genere di finanza?

    P. S. Anche il suffisso 'crypto', non incoraggia a fare affidamento

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