Anche Amazon sarà della partita della finanza decentralizzata. Il gruppo fondato e guidato da Jeff Bezos è infatti alla ricerca di specialisti da assumere all’interno dell’azienda che abbiano una forte preparazione nell’utilizzo e nello sviluppo dei protocolli DeFi.
Un annuncio di lavoro ha rivelato che qualcosa si sta muovendo anche dalle parti di Big A, la quale da tempo era considerata vicina ad un grande debutto nello spazio delle criptovalute.
Un annuncio che pur non avendo forse ripercussioni di breve sul mercato segnala, a chi ne avesse bisogno, l’enorme rilevanza che questo settore sta assumendo anche nel comparto dell’economia reale, con moltissimi gruppi, anche tra quelli che sono tra i primi per capitalizzazione al mondo, che sono alla ricerca di specialisti in questo specifico comparto.
In realtà Amazon non è nuova ad esperienze nel settore della blockchain. Il gruppo offre già il servizio Amazon Managed Blockchain, che da tempo ormai supporta anche Ethereum, in uno sforzo da parte dell’azienda di offrire, tramite AWS, sempre sostegno alle imprese che hanno bisogno di tecnologie all’ultimo grido.
Girano però da tempo voci di un interessamento di Amazon alla realizzazione di un token di proprietà, che potrebbe essere utilizzato prima per gli acquisti sui propri siti, poi invece come una sorta di valuta di Internet, che potrebbe rivaleggiare con l’arenato progetto di Facebook, che seppur navighi ormai in cattive acque, potrebbe comunque vedere la luce entro i prossimi 2 anni.
L’annuncio può essere consultato su Linkedin, che è stata scelta come piattaforma per uno scouting preliminare alla ricerca degli specialisti che andranno ad arricchire il team di Amazon dedicato al mondo della finanza decentralizzata e delle criptovalute.
Un interesse che è stato testimoniato, sempre a mezzo annuncio di lavoro qualche tempo fa anche da Apple, che è alla ricerca di specialisti di pagamenti in criptovalute, con l’azienda di Cupertino che potrebbe, in un futuro prossimo, introdurre sistemi in blockchain all’interno del suo Apple Pay. Senza poi tenere conto dell’impegno nel settore, già concreto, di gruppi bancari come JP Morgan, da sempre tra i più attenti a recepire le novità che arrivano dal settore tecnologico.
Probabilmente poco o nulla per i progetti che sono già sul mercato – come ad esempio Avalanche, oppure AAVE. C’è però il chiaro segnale che ormai gruppi di grandi dimensioni ritengono ormai questa tecnologia più che matura e pronta per i grandi palcoscenici.
Questo, almeno indirettamente, potrà ripercuotersi in modo positivo, sul mondo della finanza decentralizzata e anche sul valore percepito complessivamente in relazione al comparto. Segno che un ecosistema giovane e che è arrivato sui mercati da poco è già centrale, non solo per gli appassionati di criptovalute, ma anche per le aziende più importanti del mondo.
Tutto questo a meno che l’azienda di Jeff Bezos non decida di integrare tecnologie già esistenti. In quel caso saremmo davanti ad un potenziale boom di mercato per tutti i token coinvolti. Vi terremo aggiornati, felici comunque di vedere nomi di spessore come Amazon interessarsi alle tecnologie che, ad avviso della nostra redazione, sono la vera innovazione di questo decennio.
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