Ancora scambi automatici. Questa volta a far parlare di sé sui mercati è WooTrade, un utility token che è legato all’omonima infrastruttura per il trading di criptovalute, agendo sia come mezzo di pagamento delle commissioni, sia invece come token che permette di accedere a diversi tipi di vantaggi all’interno della piattaforma.
Nato da una start-up incubata dal gruppo Kronos Research, il progetto procede a gonfie vele – e nonostante i volumi ancora molto bassi – si candida ad essere uno dei prossimi player del comparto, sebbene sia ancora estremamente poco popolare in Europa.
Vediamo insieme cosa c’è da conoscere su WooTrade ($WOO), token che è stato tra i migliori performer degli ultimi giorni sul mercato e che nonostante un market cap ancora relativamente basso, continua a crescere su buoni ritmi.
WooTrade nasce per mano di esperti di finanza e programmazione usciti da Citadel Investment Group e Knight Capital – con Mark Pimentel (il factotum del progetto) che aveva già partecipato allo sviluppo delle piattaforme per gli scambi digitali dei gruppi sopracitati.
L’idea è quella di offrire un network in layer 1, che sia in grado di offrire trading in tempo reale su tutte le principali criptovalute, con un’interfaccia web relativamente semplice da utilizzare e con servizi che siamo abituati a vedere anche su altri intermediari di questo tipo, ma comunque in genere mancanti dagli exchange classici.
La piattaforma di WooTrade permette anche un livello minimo di personalizzazione, e almeno a nostro avviso, in termini di funzionalità, non si stacca molto dalla versione base di Binance, che pure la ricorda in termini di interfaccia. Nulla di nuovo pertanto, anche se uno zoccolo relativamente duro di partecipanti al network ormai esiste e utilizza, per diversi motivi, il token WOO, contribuendo alla sua crescita di valore.
Può essere utilizzato principalmente all’interno della piattaforma e permette di accedere a diversi tipi di servizi e di vantaggi. Superato un certo livello di token, abbiamo infatti accesso all’azzeramento delle commissioni per il trading e possiamo anche ottenere degli sconti sul trading di futures e di prodotti a margine. In aggiunta tra poco potremo ottenere parte dei profitti che vengono generati dallo staking e che garantiscono il funzionamento del network.
Il token è standard ERC20 e non può essere però ancora trovato presso i principali exchange che vengono utilizzati in Europa. Chi volesse intervenire adesso sul mercato, potrà farlo con Uniswap, che rimane l’AMM più utile per chi vuole scambiarsi token basati sullo standard di Ethereum.
Dipende. A meno che non si voglia utilizzare la piattaforma – e di alternative anche sul nostro sito ne presentiamo diverse – non ha molto senso puntare su questo token, che viene sì da una crescita importante negli ultimi giorni, ma che non crediamo potrà avere una bull run esponenziale, in quanto fortemente legata all’utilizzo che se ne fa sulla piattaforma.
Noi continueremo a seguire WooTrade – che comunque continua a crescere nei volumi e che potrebbe diventare uno dei player di seconda e terza fascia nel mondo delle criptovalute. Sul token, riteniamo che anche rimanendo nel campo delle utility, ci siano scelte più interessanti.
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