Un momento storico per tutti gli appassionati di Cardano e per tutti coloro i quali hanno investito su questo ecosistema e su questa criptovaluta. È andata a buon fine l’esecuzione del primo smart contract su Alonzo, che è la testnet del progetto.
Un momento atteso da molti e che – come abbiamo detto più volte sulle pagine di Criptovaluta.it – una volta che sarà integrato nella mainnet renderà ADA un progetto con le stesse funzionalità di Ethereum – e con velocità di esecuzione e costi di transazione più vantaggiosi.
Una notizia bullish per Cardano – anche se all’interno di un contesto piuttosto complesso per tutti gli altcoin, che potrebbe pertanto produrre i suoi effetti più sul medio e sul lungo periodo, tenendo anche conto della ormai classica ritirata del weekend.
C’è la possibilità per tutti di puntarci sulla piattaforma cripto eToro (che offre anche lo staking su ADA), nonché la possibilità di investire su Cardano e su tutte le principali criptovalute del comparto tramite CopyTrading, che offre la possibilità di copiare i migliori o di spiarli. O con l’alternativa offerta dai CopyPortfolios – panieri di cripto diversificati in un solo titolo.
Tutto in ordine per settembre: sarà il passo più importante della storia di Cardano
Una buona notizia, che ufficializza il percorso di 4 mesi circa che dovrebbe portare Cardano ad integrare sulla sua rete principale gli smart contract, in un orizzonte temporale che dovrebbe giungere a termine entro settembre. Quattro mesi durante i quali si passerà da una testnet riservata agli sviluppatori, ad una alla quale potranno partecipare anche coloro i quali sono utenti comuni del progetto.
Con l’introduzione degli smart contract, Cardano potrà diventare un serio concorrente nello spazio della finanza decentralizzata, integrando quella che è la base costruttiva per le Dapps e per gli scambi automatici. Ottenendo così una suite di funzionalità che renderanno Cardano in grado di competere con Ethereum, che rimane il progetto di riferimento per quanto riguarda questa specifica nicchia. Ethereum che però dovrà ancora effettuare il passaggio verso la versione 2.0, con validazione in PoS e dunque la possibilità di competere con ADA anche in termini di commissioni e di rapidità di esecuzione.
Perché le quotazioni di Cardano non hanno risposto in modo positivo?
Ad una notizia del genere sarebbe dovuto seguire un importante recupero per Cardano – che come tutti i principali altcoin attraversa un momento molto complicato. Cosa che non si è verificata, complice una situazione di mercato ribassista, che è diventata ormai cifra distintiva di ogni fine settimana nel comparto delle criptovalute.
Riteniamo che l’importante notizia di oggi debba essere interpretata, pertanto, sul medio e lungo periodo. Perché è segnale del superamento dell’impasse di Cardano nell’integrazione di funzionalità cruciali. Con una timeline che a molti sembrava difficile da rispettare, ma che invece sembrerebbe essere, almeno per ora, alla portata degli sviluppatori del progetto.
Cosa possiamo attenderci da Cardano in termini di prezzo?
Le nostre previsioni Cardano sono fortemente rialziste, sia sul medio che sul lungo periodo. Le notizie che arrivano da Alonzo non possono che confermare le nostre analisi, a patto però di inquadrarle in un contesto più ampio.
Perché Cardano non potrà nulla sulle tendenze bearish di breve, che comunque dovremmo, tra qualche tempo, metterci finalmente alle spalle. Per il resto continueremo a seguire molto da vicino, su Criptovaluta.it, le evoluzioni del progetto!