La tokenizzazione di asset reali è realtà ormai da tempo, con azioni e con futures che sono già scambiati su diverse blockchain. Diverso però è il discorso intrapreso da Nornickel, che emetterà dei token che saranno ancorati a metalli preziosi e industriali, tramite propri ETC.
Un progetto che servirà anche per validare, senza alcun tipo di dubbio e nel massimo dell’efficienza, asset come ETC e ETF basati sui metalli tramite blockchain. I primi scambi ad essere coinvolti saranno quelli di Londra e di Milano, secondo l’annuncio appena rilasciato dalla compagnia.
Un passo avanti molto importante per il mondo delle criptovalute e dei token che rappresentano asset finanziari. Un’anticipazione di futuro, con le diverse blockchain che possono trasformarsi, in modo agile, in mercati efficienti e sicuri anche per il trasferimento di proprietà di questo tipo.
Per la realizzazione dei token sarà coinvolta la svizzera Atomize, che è già partner per la tokenizzazione di asset di Nornickel e che utilizza il sistema Hyperledger Fabric – che in molti ricorderanno come uno dei sistemi sotto il vigile controllo della Linux Foundation.
Non si ricorrerà pertanto a progetti quali Avalanche, nati con l’obiettivo specifico di offrire questo tipo di servizi al mondo dei mercati. Per quanto riguarda invece il backing da parte dei metalli, questi saranno conservati da ICBC e Brinks. Il certificato tokenizzato rappresenterà una quota dei metalli conservati, come se si trattasse appunto di un qualunque ETF a replica fisica.
Per ora però non ci potrà essere una tokenizzazione completa degli asset, come ha ricordato il leader del progetto Stoyanov, dato che sarà necessario continuare a ricorrere a titoli intermedi come gli ETC.
Ci piacerebbe molto vendere i token senza l’intermediazione degli ETC – ma questo li porrebbe al di fuori delle possibilità di investimento dei fondi, che hanno mandato per operare soltanto in alcuni tipi di mercato. Vogliamo creare una community che aiuti le persone a fare la conoscenza di questo tipo di prodotti, anche in ottica di una maggiore accettazione futura.
Sì, e non solo tramite i progetti di decentralized finance. Siamo infatti davanti ad un mercato in grande espansione, con la blockchain che può offrire un metodo rapido, sicuro, efficace e basso costo sia per verificare la proprietà di un determinato asset, sia invece per lo scambio degli stessi.
Ipotesi e possibilità che sono in fase di studio anche dalla Banca Europea degli Investimenti, che ha rilasciato bond che sono stati emessi e verificati sulla blockchain di Ethereum, in un progetto pilota che ne coinvolgerà sicuramente altri.
Nel mondo dei metalli scambiati sulle piazze finanziarie, il progetto di Nornickel è il primo del suo genere – anche se dubitiamo che per le prime fasi del progetto saremo davanti ad un boom di richieste. Come specificato dal CEO del gruppo, quello che ci si attende è un percorso lento ma costante di tipo didattico, che aiuterà il grande pubblico a fare la conoscenza delle possibilità offerte da questo tipo di prodotti finanziari.
Un passo in avanti per tutto il comparto, con progetti specificatamente nati per questo tipo di evenienze che, in futuro, potrebbero capitalizzare un mercato molto più aperto e molto più propenso a questo tipo di soluzioni. Per il matrimonio tra finanza classica e blockchain siamo ancora agli albori.
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