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+EDITORIALE+ Bitcoin, è in arrivo un CLAMOROSO Short Squeeze?

3 anni fa
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EDITORIALE CRIPTOVALUTA.IT – Altra settimana di passione per Bitcoin, con la principale criptovaluta a mercato che soffre, seppur meno delle dirette concorrenti. Un breakout della resistenza a 40.000$ aveva fatto pensare per il meglio, con gli orsi che però, subito dopo, sono riusciti a riprendere in mano le redini del mercato.

Tutto questo durante una settimana che ha però segnato diverse evoluzioni nel campo di Bitcoin sia in senso tecnologico, sia invece sotto il piano politico ed economico. Sul mercato, nel frattempo, tornano a crescere incertezza e, in un certo senso, paura.

Posizioni short al top, ma in realtà torna il sereno sul mercato di BTC

Un contesto all’interno del quale si potrebbero fare degli ottimi affari. Potrebbe essere davvero il momento giusto per guardare a Bitcoin ed investirci, per motivi che andremo ad analizzare, uno per uno, all’interno del nostro classico appuntamento con l’editoriale della domenica.

Cosa che possiamo fare con la piattaforma eToro (puoi ricevere un conto virtuale di prova gratis), con 100.000$ di capitale virtuale per testare anche servizi come il CopyTrading (per copiare i top trader o spiare nei loro portafogli) e come i CopyPortfolios, che invece offrono panieri di titoli di aziende che puntano su Bitcoin.

Tornano a crescere i volumi sul mercato dei futures

Anche se Bitcoin sembra essere ancora intrappolato all’interno del canale tra i 30.000$ e i 40.000$, in realtà si stanno muovendo, anche sotto il piano tecnico, diversi indicatori. In primo luogo stanno di nuovo aumentando i volumi sulle principali piazze che offrono futures su Bitcoin, anche con investimenti a leva.

Il totale delle posizioni aperte, per volume, giorno per giorno su Bitcoin. Si torna su volumi alti

Un aumento che non ha ancora riportato i volumi di investimento a livelli superiori a quelli pre-19 maggio (il giorno del terribile crash per tutto il settore), ma che denota comunque che qualcosa sta cambiando.

Gli aumenti di volume che sono rialzisti o ribassisti? Difficile dirlo in questo momento, al termine di una settimana che ha visto la pressione applicata dagli shorter al massimo storico per Bitcoin. Pressione che ha portato il prezzo di nuovo in quota 35.000$.

  • C’è chi lo ritiene un problema, anche se…

Come vedremo tra pochissimo, molte delle posizioni tramite derivati sono in realtà di tipo short, ovvero che puntano al ribasso. Lo strumento perfetto per gli orsi che stanno provando, in modo sempre più insistente, a ri-testare quota 30.000$.

L’aumento generale dei volumi sui derivati, accompagnato da una predominanza degli short potrebbe essere un problema secondo alcuni. Oppure no, perché ci sono in diversi che pensano che da lunedì qualcosa di incredibile potrebbe innescarsi proprio a partire da questa situazione.

Bitcoin resiste nonostante volumi di short molto elevati

Secondo alcuni analisti ci sarebbero gli estremi per la realizzazione di uno short squeeze, ovvero di un’operazione dove gli short, per coprirsi, devono in realtà comprare BTC pena l’essere liquidati, innescando così quel processo che abbiamo già visto con le azioni GameStop e in parte con le azioni AMC.

Gli short hanno dominato l’ultima settimana, anche se ora stanno tornando a decrescere

Da dove deriva questa convinzione? In primo luogo dall’elevatissimo numero di posizioni short che sono state aperte negli ultimi giorni (e in parte rientrate). Un record, che comunque non è riuscito a far soccombere Bitcoin. Perché gli short? Difficile dirlo: alcuni analisti vedono come possibile e probabile un ulteriore test in quota 30.000$, altri credono che ci siano pressioni esogene a vendere, spinte anche dal quad witch di venerdì scorso e dalle notizie (non ottime) che arrivano dalle economie più sviluppate.

Difficile dirlo – e difficile anche dire se ci sia stata un’azione coordinata da parte di grandi gruppi della finanza, che avrebbero tutto l’interesse a riportare Bitcoin sotto quota 30.000$. Staremo a vedere. Per ora BTC ha dimostrato un’invidiabile tonicità.

Cosa succede fuori dai mercati finanziari?

La seconda delle partite per Bitcoin si giocherà fuori dagli exchange criptovalutari e dagli intermediari che offrono prodotti a leve altissime. Sul medio e lungo periodo politica e accettazione di BTC come valuta potrebbero giocare un ruolo molto più importante.

Ci sono ottime notizie in questo comparto: il FUD che aveva dominato le scorse settimane sembra essersi finalmente arrestato, con la narrativa ormai invertita e che tende a sottolineare più quanto di positivo stia avvenendo intorno a Bitcoin che quanto di potenzialmente negativo.

  • Il Paraguay pronto a seguire El Salvador?

Entro il prossimo mese in Paraguay verrà presentata una proposta di legge che potrebbe rendere Bitcoin valuta a corso legale, proprio come avvenuto a El Salvador. Si tratterebbe del secondo paese del continente americano a fare una scelta tanto radicale, con Panama che potrebbe essere il terzo. Sono ottime notizie dal fronte dell’adozione politico/economica di Bitcoin.

El Salvador potrebbe aver dato il via all’effetto cascata

Cosa della quale lBTC avrà sicuramente bisogno, se punta ad affermarsi come riserva di valore globale. Qualcosa sembrerebbe muoversi anche in Africa, con iniziative però ancora da verificare.

Dopo averne dette e fatte di tutti i colori contro il mondo delle criptovalute, anche la più importante banca di investimenti al mondo si arrende e cede il passo a Bitcoin. GS, collaborando con Galaxy Digital, offrirà ai suoi clienti futures su BTC.Anche qui le solide e granitiche certezze del settore della finanza classica cominciano a scricchiolare. E con ogni probabilità saranno destinate a soccombere definitivamente.

La questione dei miner cinesi: perché Bitcoin è comunque al sicuro

C’è anche altro che ci porta ad essere rialzisti, nonostante sia stata una settimana complicata per Bitcoin, con i miner cinesi, che provincia dopo provincia si stanno arrendendo al governo cinese. Una notizia che soltanto 1 o 2 settimane fa avrebbe creato scompiglio sui mercati e che invece sta passando relativamente in sordina. Tutto questo perché si è finalmente capito che la rete di BTC è molto resiliente e che ci sono diverse iniziative che possono favorire lo spostamento di tali attività.

Partiamo dalla proposta del sindaco di Miami, che starebbe già lavorando con i miner per offrire location per il mining a basso costo, sfruttando il nucleare già presente in città. Proposta che non è comunque l’unica. Il Bitcoin Mining Council – che pur continua ad essere oggetto di discussione all’interno della community – sarà pronto tra poco non solo con i report, ma anche con campagne di sensibilizzazione sull’uso effettivo delle energie rinnovabili all’interno del comparto mining.

  • L’esempio di Bitfarms

Bitfarms, uno dei più importanti gruppi dediti al mining del continente americano, da domani sarà quotato al NASDAQ. Una notizia importante, dato che parliamo, per tornare all’ecologia, di un gruppo che utilizza il 99% di energia idroelettrica, e dunque pulita.

Non è l’unico a farlo negli USA e in altri paesi del mondo (anche in Cina era pratica relativamente diffusa), ma la quotazione al NASDAQ sarà comunque un importantissimo palcoscenico per questo tipo di attività.

Altro motivo, questo, per il quale ci sentiamo bullish su Bitcoin, anche se dovesse esserci ancora una certa volatilità, che potremmo comunque sfruttare tramite Capital.com (qui per un conto dimostrativo gratuito e illimitato), intermediario che offre anche MetaTrader 4 e TradingView, per puntare anche sui momenti di ribasso di breve – e che ci consente di investire anche a partire da 20 euro per un conto reale.

Cosa aspettarsi per la prossima settimana?


Sul medio e lungo periodo la situazione è, almeno a nostro avviso, molto positiva. Ed è per questo che continuiamo a segnalare trend rialzisti sulle nostre previsioni Bitcoin. Tuttavia sul breve si dovrà continuare a prestare la massima attenzione ad un mercato dove orsi e tori non sembrerebbero essere ancora arrivati alla resa dei conti finale. Una resa dei conti che potrebbe durare, secondo alcuni analisti, anche tutta l’estate.

Mesi di movimenti sideways, ovvero laterali con un costante chop delle posizioni? Non sarebbe la prima volta, anche se uno shock che arriva dall’esterno potrebbe far ripartire prima di settembre la corsa di BTC.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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