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Anche la Tanzania si prepara per le criptovalute? Notizia bomba dalla Banca Centrale

3 anni fa
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Anche la Tanzania si converte a Bitcoin e alle criptovalute? Le notizie che arrivano dal paese centro-africano non sono ancora chiare, ma quel che è certo è che siamo molto lontani dal 2019, anno in cui il medesimo paese bandì qualunque tipo di commercio e di scambio che includesse criptovalute.

Un inversione a U che è stata molto apprezzata dagli appassionati di Bitcoin e delle altre principali criptovalute, già galvanizzati a sufficienza dalla prossima introduzione di BTC come valuta avente corso leegale a El Salvador.

Buone nuove arrivano dalla Banca Centrale

Una mossa inaspettata quella della Tanzania? Assolutamente sì, dato che il paese, come abbiamo appena ricordato, fu tra i primi al mondo a bandire completamente le criptovalute. Un cambio di corrente e di musica forse innescato da Bukele, che potrebbe avere, come abbiamo già ampiamente detto su Criptovaluta.it, un effetto a cascata presso tantissime economie emergenti.

Vediamo insieme di capire cosa sta succedendo – mentre sul mercato continua la lotta tra tori e orsi, con i primi storicamente più fiacchi durante il weekend e con le principali criptovalute che stanno riducendo i minimi gain ottenuti durante la settimana.

Hassan: il paese si deve preparare alle criptovalute

In realtà la notizia che arriva dalla Tanzania – e che secondo i ben informati potrebbe riguardare principalmente Bitcoin arriva al termine di un percorso generale di riconsiderazione del mondo cripto complessivo da parte del paese africano.

Già qualche giorno fa il presidente del paese aveva infatti segnalato all’opinione pubblica – e ai principali operatori economici del paese – di iniziare a considerare una nuova alba per il mondo dei cryptotoken.

C’è una nuovo percorso che è nato su internet.

Indicando al tempo stesso l’urgenza e l’utilità di iniziare a ragionare sulle criptovalute all’interno di un paese che era stato uno dei suoi più feroci oppositori, dando allo stesso indicazioni alla banca centrale di analizzare cosa le criptovalute potessero fare per l’economia del paese. Con la risposta della Banca Centrale della Tanzania che non si è fatta attendere.

Stiamo iniziando a lavorare con le direttive che sono state già date.

Segnalando che qualcosa nel paese in realtà si sta già muovendo e che potrebbe trattarsi, se non di una grande notizia come quella di El Salvador, che ha accettato BTC come valuta legale, almeno di un’integrazione completa nell’economia del paese africano.

Non solo Bitcoin: in Africa sono molto forti anche altri progetti

In realtà l’Africa è un continente dove le criptovalute sono già molto popolari, e non è soltanto il caso di Bitcoin, che pure continua a rivestire il ruolo di re del comparto. Cardano ha già avviato diversi progetti nel continente, in particolare per lo sviluppo e in concerto con diverse organizzazioni umanitarie.

Ripple è già attivissima in diversi paesi, per la gestione delle rimesse e anche dei trasferimenti verso l’estero. Così come progetti come CELO sono già estremamente attivi – e con un buon seguito. La mossa della Tanzania, per intenderci, arriva in un continente che già è molto pratico di criptovalute. Anche quando non sono coinvolti direttamente gli stati e le banche centrali.

Basti pensare al caso della Nigeria, che è uno dei paesi al mondo dove gli scambi di Bitcoin sono più alti per volumi tra privati. Ovvero per un utilizzo concreto della criptovaluta, anche come metodo libero di pagamento.

La rivoluzione partirà dai paesi emergenti?

Molto probabilmente sì – dato che sono quelli che hanno meno da perdere da una rivoluzione dello status quo. In economie che, è ancora una volta il caso di El Salvador, il dollaro USA fa letteralmente il bello e il cattivo tempo.

Noi non abbiamo dubbi – se sarà adozione di massa, questa non potrà che partire proprio da questa categoria di paesi – che, non è un caso, stanno in larga parte considerando i benefici dell’introduzione delle principali criptovalute nelle loro economie.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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