Ancora FUD, perché la situazione di Binance nel Regno Unito è molto diversa da quanto hanno riportato tutti i giornali, anche specializzati. Si è parlato di ban nel Regno Unito, cosa che è invece molto lontana dal vero, perché il più popolare exchange del mondo, almeno per volumi di scambio, dovrà fare altro che chiudere per seguire le indicazioni di FCA, l’omologa di CONSOB che opera a Londra.
Sì, perché il messaggio di FCA è stato particolarmente chiaro e riguarda le attività sottoposte a regolamentazione secondo la legge inglese, cosa che non riguarda, almeno per il momento, le criptovalute. E dunque ad essere oggetto del diktat di Londra non è Binance in quanto tale, ma piuttosto i prodotti finanziari in forma di futures e di prodotti a leva, che da FCA (come da ESMA in Europa) sono sottoposti a rigidissime regolamentazioni.
Con ogni probabilità Binance, che è in possesso di una licenza FCA tramite una sua controllata, potrà riprendere senza alcun tipo di problema le sue operazioni – e dal prossimo 30 Giugno dovrà limitarsi a inserire un banner dove indica che non è autorizzata a operare in mercati regolamentati in UK.
Una situazione complessa, ma che è pienamente sotto controllo per Binance
Le decisione di FCA non è esattamente arrivata come un fulmine a ciel sereno. Perché Binance si stava preparando da tempo ad un’eventuale piena regolamentazione nel Regno Unito. È in possesso infatti di un intermediario dotato di regolare licenza, tramite il quale Binance aveva già segnalato di essere pronto ad offrire trading sia via Euro, sia via Sterlina.
Con ogni probabilità la decisione di FCA accelererà i tempi per questa transizione, mentre l’exchange si registrerà anche per la porzione di transazioni che non sono comunque coperte da regolamentazione nel Regno Unito (ma che possono prevedere registrazione dell’intermediario).
- Il sito di Binance continuerà ad essere raggiungibile
Anche dopo la scadenza del 30 giugno prossimo, il sito di Binance sarà disponibile per tutti gli investitori del Regno Unito, anche se in diverse giurisdizioni. E questo non causerà pertanto problemi di sorta a chi utilizza questo exchange a Londra e dintorni. Anche su questo specifico aspetto si è fatto tanto FUD, cosa che è ormai all’ordine del giorno anche per mezzo di giornali e di hub media famosi e seri come BBC.
Non è la prima volta che i regolatori puntano a Binance
Senza che poi ne risulti alcuna limitazione effettiva dell’operatività del popolare exchange. Anche BaFIN, che si occupa di regolamentare i mercati tedeschi, aveva diffuso un comunicato segnalando la potenziale irregolarità delle operazioni dell’exchange. In quel caso ci si riferiva alle azioni tokenizzate e gestite dalla Germania, senza che neanche quell’accusa abbia in realtà portato a limitazioni per l’operatività di Binance in Germania o in Europa.
Siamo davanti ad una sorta di bullismo del regolatore, che abbiamo visto più volte esercitato all’interno dello spazio delle criptovalute, senza che poi gli strumenti legali attualmente disponibili per questo tipo di autorità possano dare seguito alle minacce. Nel caso del Regno Unito ci sarà qualche conseguenza, anche se di poco conto e comunque superabile grazie alla già citata società di Binance in possesso di regolare licenza FCA.
C’è da preoccuparsi per chi ha denaro custodito su Binance?
Assolutamente no. In Europa continentale non ci sono problemi di sorta – e anche questo recente interesse da parte di FCA non deve essere preso troppo sul serio. Binance ha infatti tutto quanto è necessario per accontentare l’authority, senza che ci siano conseguenze gravi né per l’exchange, né per i suoi clienti.
Un po’ di FUD creato ad arte dai giornali nella giornata che, almeno in apertura, sembrava essere quella della rinascita delle criptovalute.
ci vuole altro per fermare CZ…. la Consob e gli altri pagliacci UE e UK non sanno con chi hanno a che fare, e non parlo di CZ ma del popolo cypherpunks… che è ancora vivo e duro a morire….