Fare mining di criptovalute – e nello specifico di Ethereum, Dogecoin o anche Bitcoin, con la nostra auto? Tra pochissimo sarà possibile fare mining con Daymak Spiritus, vettura elettrica (in stile Tesla) dell’omonimo gruppo, che ha inoltre lanciato uno streaming 24 ore su 24 per seguire da vicino le operazioni di mining.
Qualcosa che in molti avevano già chiesto a Tesla, ma sul quale il CEO Elon Musk aveva sempre evitato di rispondere – e che oggi troviamo all’interno dell’offerta della concorrenza, sebbene molto meno famosa.
Una rivoluzione? O una boutade pubblicitaria? Cerchiamo di capire insieme cosa c’è dietro la mossa di Daymak, che potrebbe davvero lanciare un nuovo modo di approcciare il mondo delle criptovalute e in particolare del mining. Una notizia inoltre bullish per le criptovalute coinvolte, in particolare Dogecoin ed Ethereum, che avranno modo di vedere il loro nome circolare anche tra gli appassionati di auto elettriche, magari poco avvezzi al mondo delle cripto.
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Chi è Daymak e cosa sta proponendo sul mercato?
Daymak è una relativamente piccola azienda che si occupa di auto elettriche. Piccola perché sicuramente non comparabile con Tesla o con altri conosciutissimi gruppi sul mercato. Il gruppo in realtà si occupa a 360° di mobilità elettrica, offrendo anche moto e bici, in un’offerta che è tra le più complete sul mercato.
L’azienda opera dal 2002, ma soltanto di recente si è avvicinata, cavalcandone un po’ l’onda, al mondo delle criptovalute e in particolare del mining. Sul prossimo modello che sarà immesso in commercio, Daymak Spiritus, sarà possibile attivare il sistema di mining dinamico Nebula, che andrà ad operare su Ethereum, o in alternativa su Dogecoin o Bitcoin.
Questo è il livestreaming che mostra in tempo reale quanto è stato minato dal primo prototipo, che dato il rapporto tra hashrate e profitti giornalieri, siamo piuttosto certi che stia minando proprio ETH. Con una potenza non indifferente, perché si tratterebbe più o meno di quello che potremmo ottenere tramite 3x GTX 3070 di NVIDIA in termini di hashrate.
Ai prezzi attuali ci troveremmo a guadagnare circa 12 dollari al giorno, che non è sicuramente una piccola somma, perché vorrebbe dire nel giro di un anno oltre 4.000$, poco meno di 1/5 del costo definitivo dell’auto nella versione premium.
In realtà un sistema interessante e complesso
In realtà quello che stiamo vedendo sulla Spiritus potrebbe essere un sistema piuttosto interessante e che potremmo trovare anche su altri tipi di veicoli in futuro. Si tratta di una suite completa che non solo gestisce il mining, ma si preoccupa anche di fare switch tra i diversi protocolli, seguendo la convenienza del momento.
Per capirci, se durante una determinata giornata, in virtù di un certo cambio di prezzo, minare Doge dovesse diventare più conveniente di minare Ethereum, il sistema Nebula si preoccuperebbe di fare un cambio automatico. Questo sistema sarà integrato per la prima volta all’interno proprio di Daymak Spiritus, parte della linea Avvenire, che dovrebbe introdurre anche altre interessantissime novità, come la ricarica wireless e un nuovo sistema di batterie.
Staremo a vedere se altri gruppi, magari come Tesla, cercheranno di replicare la tecnologia. Che non farà la differenza per chi deve scegliere la sua prossima auto, ma che al tempo stesso offrirà quel qualcosa in più che potrebbe invogliare gli appassionati di criptovalute. Non è chiaro se, quando e come il veicolo verrà immesso in commercio in Europa. Il che è un peccato, perché per la versione di base si partirebbe da poco più di 14.000 euro.