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Filippine: la borsa diventerà exchange di criptovalute!

4 anni fa
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Non solo Europa, non solo Germania e non solo El Salvador. In realtà sono tantissimi i paesi che stanno puntando ad un’integrazione delle criptovalute, quantomeno dal lato finanziario, con i centri di snodo economico ufficiali.

L’ultima notizia arriva dalle Filippine, dopo una volta sciolto il noto con il regolatore dei mercati locale, la locale borsa per le azioni si è proposta come exchange ufficiale del paese – primo caso al mondo.

La borsa centrale del paese si candida a diventare exchange ufficiale

Nonostante esistano già moltissimi exchange che operano nell’area, l’impegno da parte di un’istituzione così importante e al centro dell’attività economica ufficiale non potrà che avere delle ripercussioni positive sull’intero ecosistema delle criptovalute. 

Notizie positive che possiamo sfruttare con eToro (qui per ottenere un conto di prova gratis), intermediario che ci offre l’investimento anche su panieri di criptovalute distribuiti con i CopyPortfolios e che ci permette inoltre di copiare il migliori (oppure di spiarli) tramite il CopyTrading.

Cosa hanno in mente alle Filippine e perché potrebbe essere qualcosa di grosso

Il Sud-Est asiatico è una delle aree del mondo dove criptovalute e Bitcoin sono maggiormente diffusi, anche se raramente si parla delle Filippine associate alle tecnologie su blockchain.  Tuttavia la notizia che arriva direttamente dal CEO dello Stock Exchange di Manila ha dell’incredibile, perché il leader dello scambio vorrebbe proporsi come exchange di criptovalute ufficiale nel paese asiatico. 

Se dovrà esserci un exchange per le criptovalute, dovrebbe essere qui alla PSE [la borsa delle Filippine, NDR]. In primo luogo, è perché abbiamo l’infrastruttura giusta per il trading. In secondo luogo – e cosa più importante – avremo la possibilità di implementare strumenti di protezione per gli investitori, che sono importantissimi per le criptovalute. 

Un punto di vista che può essere condivisibile o meno – ma che candida per la prima volta una borsa centrale come exchange di criptovalute. Una mossa che è ancora in divenire, ma che potrebbe diventare realtà già entro il prossimo anno.

Una mossa più aggressiva di quella della borsa tedesca

La borsa tedesca, come vi abbiamo già raccontato sulle pagine di Criptovaluta.itha acquistato Crypto Finance AG, cosa importantissima perché il gruppo svizzero ha a disposizione infrastrutture che permettono la tokenizzazione degli asset finanziari classici.

Tuttavia siamo in presenza, nel caso delle Filippine, di una mossa molto più aggressiva, perché la borsa valori più importante del paese diventerebbe il centro nevralgico degli scambi di criptovalute nel paese. Cosa che restituirebbe all’interno dell’ecosistema delle cripto una grande visibilità e una grande credibilità. 

In Italia siamo ancora lontani da qualunque tipo di impegno

L’Italia nel frattempo si stacca – e al momento non ha molto da offrire in tema di criptovalute, né in termini di veicoli finanziari che le rappresentino. Qualcosa di cui c’è poco da andare fieri – e che probabilmente non cambierà di qui a breve. 

Il nostro Paese non ha mai brillato per apertura alle novità – e con ogni probabilità gli investitori italiani continueranno ad essere costretti ad operare altrove – o con i broker che consigliamo sulle nostre pagine, oppure tramite veicoli finanziari che sono offerti già in Svizzera e in Germania

Un ritardo che ormai comincia ad accumularsi anche verso economie emergenti come quella delle Filippine, che con una mossa del genere potrebbe lanciarsi tra le primissime economie in termini di crypto-friendliness. Qualcosa che in pochi si aspettavano, ma che potrebbe diventare realtà a breve.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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