EDITORIALE CRIPTOVALUTA.IT – Un’altra settimana di passione per tutto il comparto e per Bitcoin, che però esce a testa alta e guadagna, domenica su domenica, circa il 5%.
Tutto questo durante una sette giorni che ha consacrato il mondo delle criptovalute sia nel mondo della finanza che in quello bancario – con importantissime acquisizioni da parte di Deutsche Börse e con l’apertura, sempre tedesca, all’investimento in cripto-token da parte degli Spezialfond. Una settimana, per tutto il comparto, a trazione tedesca, con Berlino e Francoforte che si candidano ufficialmente a diventare una sorta di crypto valley in Europa.
Non c’è stato però soltanto questo nelle ultime e convulse giornate di Bitcoin. È stata infatti anche la settimana in cui BTC ha dimostrato di essere tecnologicamente inattaccabile – con un aggiustamento della difficulty importante, che è andato secondo i piani e che ha confermato anche ai più scettici che ad oggi non esiste un protocollo resiliente e forte come quello di BTC.
Ed è tornato il profumo di mercato bullish – con tutto il comparto che ha anche invertito il vecchio adagio (sempre confermato da mercati) che i weekend sono fatti per vendere allo scoperto. Una situazione idilliaca? Per molti si.
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Bitcoin parla tedesco
Chi aveva dubbi sull’Europa a trazione tedesca anche in campo di criptovalute, questa settimana ha avuto la conferma definitiva del suo errore. Con una doppietta degna dei migliori attaccanti, Berlino ha infatti sorpassato tutti i concorrenti nell’UE e si è lanciata nel futuro vero della finanza.
Un futuro che parla anche di Bitcoin, perché da un lato Deutsche Borse ha acquistato un importante società finanziaria che si occupa di crypto, dall’altro il parlamento federale ha dato il via libera ai fondi di investire fino al 20% in criptovalute.
Cosa vuol dire l’acquisto di Crypto Finance AG da parte della borsa tedesca
È una notizia molto importante, che i giornali generalisti hanno per ora evitato di riportare, forse anche per non infastidire la narrativa CONSOB di un mondo delle criptovalute distante da quelli finanziari ufficiali. Noi ne abbiamo parlato qui – e riteniamo la notizia di importanza tale da inserirla in prima posizione anche nel nostro appuntamento con l’editoriale della domenica.
La borsa più importante dell’Europa continentale avrà il 66% delle quote in una società che non solo era tra le più importanti nel mondo degli investimenti in criptovalute, ma che può anche offrire infrastrutture per trasformare asset classici (come le azioni) in token. Potrebbe essere l’anticamera per la trasformazione della borsa tedesca in un sistema basato su blockchain – ipotesi che in realtà è già al vaglio, anche se in via sperimentale, in diverse economie emergenti.
Arrivano i denari degli Spezialfond – e saranno tantissimi
L’altra notizia che sancisce, almeno per ora, lo stradominio tedesco sul mondo delle criptovalute. Gli Spezialfond – formula legale ed economica inesistente in Italia ma assimilabile a fondi di investimento classici – potranno investire fino al 20% in criptovalute.
La quantità di denaro spostata da questi Spezialfond è importantissima, e anche un 5% potrebbe dare una scossa enorme al mercato delle criptovalute. Accadrà subito? I fondi aspetteranno tempi più maturi? Non è dato ancora saperlo, ma la notizia è di quelle che fanno brindare i mercati. E i mercati, proprio mente vi scriviamo, stanno ancora festeggiando.
La prova di forza? È anche di Ethereum
Dopo un paio di mesi di correzioni e di bear market, gli occhi degli investitori non possono che essere puntati su Bitcoin, che ha dimostrato a più riprese di essere il vero motore del comparto.
Tuttavia ad essere king della settimana di contrattazioni è Ethereum. La criptovaluta di Vitalik Buterin – complice anche un certo entusiasmo per il London Upgrade, è tornata ad essere scambiata ampiamente sopra i 2.200$. Tutto questo dopo che in moltissimi, tra gli analisi, ne avevano prematuramente dichiarato la morte clinica, puntando addirittura a livelli di prezzi intorno ai 1.200$.
Anche qui c’è lo zampino però dei grandi intermediari e delle grandi società di finanza. C’è stato l’endorsement di JP Morgan, che ha confermato anche ai più scettici che sarà ETH ad essere al centro della rivoluzione della finanza decentralizzata e a guidare il settore dello staking che potrà valere fino a 40 miliardi di dollari entro il 2025.
I dati che arrivano dai mercati: ci si prepara ad una grande ondata di acquisti?
C’è qualche dato molto interessante che possiamo studiare per capire come potrebbe muoversi il mercato nelle prossime ore. Partiamo dal fatto che ci sono sempre meno Bitcoin disponibili sui mercati.
L’infografica che riportiamo, con dati raccolti da Glassnode, è di facile lettura. Durante l’ultima settimana moltissimi BTC sono stati portati fuori dai mercati e spostati verso portafogli privati. E quindi messi fuori dai circuiti di vendita. Un ottimo segnale, rialzista quanto basta, per chi volesse entrare adesso sul mercato.
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Non è questo però l’unico dato davvero curioso sui mercati di oggi: perché il mercato continua ad essere, come dicono gli americani, thin, ovvero con volumi piuttosto bassi e book di ordini molto rarefatti, che lo espongono ad eventuali azioni coordinate di acquisto o di vendita.
Cosa aspettarsi per la prossima settimana da Bitcoin?
Ancora incertezza, con il sentiment dei trader che continua a dipendere largamente dai movimenti di brevissimo periodo. Il canale rimane piuttosto ampio – ed è lo stesso che abbiamo segnalato all’interno delle nostre previsioni Bitcoin, ovvero tra i 30.000$ e i 40.000$. I due estremi del canale non vengono toccati ormai da un po’, ma rappresentano comunque il livello che gli analisti e i trader aspettano per confermare un cambiamento di trend.
Con ogni probabilità continueranno movimenti laterali – a meno di notizie clamorose che arrivino dall’esterno – e condizioni ideali per chi fa trading di breve periodo. Senza però dimenticare che, almeno rispetto ai prezzi attesi per la fine dell’anno (e per il lungo periodo), questa è un’ottima occasione per acquistare BTC ad un prezzo scontato.