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Ethereum: cosa cambierà con upgrade London? Analisi completa

3 anni fa
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Finalmente ci siamo. Manca meno di un mese all’attesissimo London Upgrade, che finirà per rivoluzionare il funzionamento dell’intera blockchain di Ethereum, all’interno di un percorso che dovrebbe portare l’intero sistema verso la transizione alla versione 2.0.

Tanti ne parlano, ma in pochissimi si sono preoccupati di offrire ai propri lettori una disamina concreta di quanto avverrà successivamente all’introduzione di questo blocco di aggiornamenti. Per questo motivo abbiamo deciso di farlo qui su Criptovaluta.it, permettendo anche ai meno tecnici di capire cosa c’è in ballo.

Tante novità, ma sono 2 a poter cambiare per sempre la storia di Ethereum

Anticipiamo che i nuovi sistemi introdotti potrebbero avere un effetto importante e rialzista sul prezzo di Ethereum, dato che verranno introdotte delle politiche deflazionarie che renderanno ETH un token molto più scarso.

Potremmo puntarci già da subito grazie a eToro (qui per testarlo in demo gratuita e senza limiti), intermediario che offre la possibilità di investire su tutte le principali criptovalute, con servizi esclusivi come il CopyTrading (con copia in 1 click dei migliori e per spiare le loro posizioni a mercato) e i CopyPortfolios, per chi preferisce investire in panieri equilibrati, con diverse cripto all’attivo.

London Upgrade: cos’è e cosa andrà ad introdurre

Il London Upgrade è un hard fork della blockchain di Ethereum, che sta già girando sulle testnet del progetto e che dovrebbe fare il suo ingresso sulla rete principale il prossimo 4 agosto 2021, al blocco 12.965.000. Con le tempistiche attuali di produzione dei blocchi, questo dovrebbe avvenire tra le 14:00 e le 18:00 ora italiana.

Si tratta di uno degli aggiornamenti più attesi della storia di Ethereum, dato che introdurrà un nuovo sistema di fee per il network – non senza qualche tipo di resistenza da parte di chi fa mining, a livello professionale o anche amatoriale.

  • Il nuovo sistema di commissioni di EIP-1559

Nonostante London contenga in realtà diverse novità, la più discussa è sicuramente l’EIP-1559, che introdurrà un nuovo modo per il calcolo e la gestione delle commissioni. Per ogni transazione da iscrivere sulla blockchain le fee saranno divise in due parti.

Una fee di base che verrà distrutta dal network – con una parte che invece finirà ai miner. Questo processo di burn renderà, con il tempo, sempre più scarso Ethereum, avendo pertanto un funzionamento completamente deflattivo. Di contro i miner non potranno più guadagnare una parte della fetta che guadagnano oggi. E da qui, almeno nelle scorse settimane, i primi mugugni. Perché per molte attività, anche ben articolate, minare Ethereum potrebbe diventare molto meno vantaggioso.

La fee di base che andrà bruciata cambierà ogni blocco, a seconda del livello di congestione complessivo della rete. E le fee saliranno con l’aumentare della congestione della rete. Anche qui cercando di rendere più snello l’intero funzionamento della blockchain di Ethereum.

Importante anche EIP-3554

Che è il proposal che andrà ad operare con la difficulty time bomb – ovvero un meccanismo interno a Ethereum che con il tempo rende la soluzione dei blocchi molto più difficile. Sarà rimandata, secondo questo EIP, a Dicembre 2021, mentre un proposal precedente puntava invece alla prima metà del 2022.

Si tratta di buone nuove per gli investitori in Ethereum?

Sulla carta sì, perché si avvierà un processo di progressiva distruzione di ETH che potrebbero ridurre di molto l’offerta rispetto alla domanda, con tutto quello che ne consegue in termini di crescita di valore per il progetto.

Non è detto però, come fanno notare correttamente diversi analisti che questo nuovo sistema riuscirà a rendere il network maggiormente scalabile. Anzi, dai dati che sono stati raccolti sulle testnet – che pure sono enormemente meno congestionate del network principale – non sembra ci sia nulla che faccia pensare ad un miglioramento delle condizioni generali della coda.

Come muoversi ora come investitori?

Il graduale passaggio a Ethereum 2.0 sarà il cambiamento più epocale per la storia del secondo progetto del comparto cripto per capitalizzazione. Oggi potremmo entrare sul mercato e andare ad investire su un token che ha un prezzo relativamente basso, approfittando poi sia delle manovre anti-inflattive, sia dalle maggiore scalabilità che avremo una volta che Ethereum 2.0 sarà diventato realtà.

Noi rimaniamo, anche nelle nostre previsioni Ethereum chiaramente rialzisti. Sia in virtù del London Hard Fork, sia in virtù dei progetti che vedranno la luce in futuro. Nonostante sia un network complesso e con qualche difficoltà ad aggiornarsi, Ethereum rimarrà una forza con la quale fare i conti in futuro.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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