Per Glassnode siamo alla fine del tunnel, anche se le condizioni macroeconomiche dovranno essere ancora monitorate. Per altri invece il crollo di Bitcoin potrebbe essere soltanto all’inizio. Nel frattempo i miner si spostano verso gli USA, guardano anche al nucleare e i cinesi raccolgo denaro per una migrazione epocale.
Non possiamo ancora parlare di estate per Bitcoin – che si trova, forse al livello più intenso dalla sua nascita, all’interno di grandissime manovre. Con la paura che è tornata sul mercato, complici anche notizie sull’economia in generale che non sembrano essere molto rassicuranti.
Ma è davvero il momento di tornare a spaventarsi? A nostro avviso no, perché chi fa analisi sul serio su Bitcoin, come vedremo all’interno di questo nostro approfondimento quotidiano sul re delle criptovalute, la pensa diversamente.
E potrebbe addirittura essere un ottimo momento per tornare ad investire su BTC, che troviamo sulla piattaforma eToro (qui per un conto demo gratuito e illimitato per testarla), che offre anche funzionalità aggiuntive rispetto agli altri intermediari. Come ad esempio il CopyTrading, che ci permette di copiare i migliori oppure di spiare le loro operazioni di mercato. E per chi vuole investire su qualcosa di più articolato, ci sono anche i CopyPortfolios, che includono la possibilità di investire su Bitcoin e sui titoli delle aziende che vi operano.
Glassnode: la fase di lateralizzazione ottime segno per Bitcoin
Glassnode, che è un centro studi al quale diverse volte ci appoggiamo anche noi di Criptovaluta.it per i dati che arrivano dalla blockchain, è in controtendenza. Il report settimanale che ha pubblicato ieri sembrerebbe individuare diversi motivi di speranza per Bitcoin e anche per il suo futuro di prezzo
Il prezzo è stato, almeno rispetto alla storia di Bitcoin, piuttosto stabile, orientandosi in un canale che avevamo anche noi correttamente indicato nelle nostre previsioni Bitcoin. Un canale che, almeno secondo quanto analizzato da Glassnode, sarebbe segno di un periodo di fortissimo rafforzamento del coin – che potrebbe prepararsi così, anche se in un periodo decisamente imprevedibile, ad una nuova bull run. Ricordiamoci inoltre che siamo su livelli di prezzo che sono enormemente più alti rispetto ad 1 anno fa. Livelli di prezzo addirittura tripli, per chi è entrato sul mercato in quel periodo.
- Il caso del modello stock to flow
Anche utilizzando il modello stock to flow, che è stato storicamente il più accurato per descrivere le traiettorie di prezzo di Bitcoin, sembrerebbe chiaro il momento di prezzo eccessivamente basso rispetto a quello che sarebbe naturale per BTC.
Una situazione dalla quale, sempre secondo Glassnode, si dovrebbe prima o poi rientrare – e altro segnale del fatto che i prezzi che abbiamo oggi a mercato sarebbero troppo bassi rispetto a quelli che dovrebbero essere.
Il caso dei miner e del futuro dominio USA su questo tipo di operazioni
Vale anche la pena ricordare che le operazioni dei miner cinesi non sono ancora riprese completamente e che sono in corso dei grandi spostamenti di macchinari utilizzati per risolvere i calcoli che tengono in piedi la blockchain di Bitcoin. Operazioni che avevamo già descritto in parte in un nostro approfondimento e sulle quali torniamo oggi, segnalando due fatti molto interessanti. Da un lato l’Ohio offrirà anche energia nucleare per il mining di Bitcoin, puntando su costi molto bassi per la sua produzione per attirare attività ad altissimo valore aggiunto.
Dall’altro – e con questo non tutti avevano fatto i conti quando si è parlato di trasloco dalla Cina verso altri paesi – per molti gestori di mining rig lo spostamento sarà molto costoso, in termini di trasporti, nuovi affitti, etc. BIT Mining ad esempio ha raccolto negli ultimi giorni 50 milioni di dollari per finanziare questo tipo di operazioni, segno questo di un mercato ancora particolarmente in salute e sul quale sono in pochi a farsi problemi in caso di richiesta di finanziamento.
Perché il mercato è ancora in rosso?
Per un motivo molto semplice. Ieri sono arrivate nuove paure – fondatissime e concrete – di un ulteriore aumento dell’inflazione negli USA. Qualcosa che secondo chi vede in Bitcoin un asset anti-inflazionistico potrebbe essere un vantaggio per il mercato. Ma che in realtà sta contribuendo al panico che tiene stretta in una morsa d’acciaio anche gli altri comparti.
Finché permarranno queste condizioni, sarà difficile per Bitcoin risalire la china. Anche se, come abbiamo già detto diverse volte, i book di ordini rimangono comunque piuttosto leggeri – e un movimento da un lato o dall’altro anche piuttosto violento potrebbe essere alle porte. Per chi guarda al medio e lungo periodo, la situazione sarà più che tranquilla, con i target di fine anno che a nostro avviso sono ancora pienamente in potenza. E se volessimo seguire il consiglio di noti investitori del secolo scorso… è quando c’è sangue sulle strade, anche se è il nostro, che è il momento di comprare.