Era nata come blockchain per far comunicare tra loro i dispositivi IoT – ovvero quell’Internet of Things che avrebbe reso la rete onnipresente e tutti i nostri device interconnessi. Poi ha deciso di evolversi, prendendo con ogni probabilità la scelta giusta.
E oggi arriva la notizia del primo NFT che è stato creato sul suo neonato marketplace. Parliamo di IOTA, che si ripropone come blockchain d’avanguardia lanciando il suo mercato di NFT con token che saranno supportati dallo stesso protocollo.
Un marketplace che è ancora in fase di test, ma che presto potrebbe fare concorrenza sia all’ecosistema di Ethereum, sia a quello sulla Binance Smart Chain, rilanciando anche le quotazioni di MIOTA come token.
Una buona notizia sulla quale possiamo investire tramite la piattaforma Capital.com (qui per ottenere il conto dimostrativo gratuito, illimitato e con tutte le funzionalità, compresa l’intelligenza artificiale esclusiva della sua interfaccia proprietaria, insieme a piattaforme di profilo professionale come MetaTrader 4 e TradingView. E per chi ama i segnali, ci si può appoggiare anche a Trading Central – con un conto reale che richiede un investimento di soli 20 euro.
Il primo NFT – creato con un’interfaccia semplice e alla portata di tutti
Per quanto riguarda il sistema messo in piedi da IOTA, non abbiamo soltanto prestanza di carattere tecnologico, ma anche un’interfaccia di grande facilità d’uso, diversa da tutto quello che avevamo visto fino ad oggi nel comparto dei NFT. Cosa che è visibile anche dal video che è stato allegato al Tweet di annuncio dell’esordio della piattaforma, che è adesso disponibile a tutti in beta.
Basterà infatti recarsi sul sito ufficiale del progetto per iscriversi alla fase di test e visitare già il mercato e le aste che altri utenti hanno creato. Un sistema che potrebbe aprire il mondo dei non fungible tokens anche a chi non è esperto di codice e non vuole perdere tempo con sistemi troppo complessi.
Il tutto con il vantaggio di transazioni a bassissimo costo, che renderanno il mercato più accessibile rispetto a quanto abbiamo già visto ad esempio con quanto gira sull’ecosistema di Ethereum, dove per i prossimi mesi le commissioni saranno ancora alle stelle, de facto vietando a chi vuole fare transazioni di prova o vendere NFT a basso costo di partecipare a questo incredibile mercato.
Cosa vuol dire per IOTA?
Vuol dire moltissimo, perché novità di questo tipo gli permetteranno di uscire dalla sua nicchia naturale – per attaccare mercati che ad oggi, insieme a quelli della finanza decentralizzata sembrerebbero essere quelli di maggiore interesse per utenti e investitori.
Staremo a vedere se il marketplace di IOTA riuscirà a prendere piede – in un comparto molto affollato e dove anche Binance sta cercando di dire la sua. Ma IOTA ci ha anche abituato ad importanti investimenti in termini pubblicitari.
Certo è che nel mondo dei token non fungibili la battaglia sembra essersi appena aperta – e con l’ingresso di IOTA, per noi utenti, non potranno che esserci dei vantaggi. Perché è la competizione tra migliaia di progetti che ha portato il mondo delle criptovalute al punto in cui si trova oggi.