Che il mondo di Ethereum fosse uno dei più vivaci per gli sviluppatori non è esattamente una novità, anche se il recente annuncio del fondatore di AAVE ha, per moltissimi versi, davvero dell’incredibile. Il tutto all’interno di un botta e risposta a distanza tra massimalisti di Bitcoin e progetti che invece puntano tutto su ETH (in particolare dopo che sarà formalizzato il passaggio alla versione 2.0 in PoS).
Il fondatore di AAVE ha infatti annunciato che vorrebbe provare a costruire un Twitter su rete Ethereum, rispondendo al progetto di Jack Dorsey, fondatore di Twitter stesso, massimalista Bitcoin e visionario che ha annunciato l’arrivo della DeFi costruita su rete BTC.
Una vivacità dell’ecosistema che qualcuno ritiene essere un problema, ma che in realtà segnala quella grandiosità, quella forza e quell’esuberanza che permetteranno al settore di avere la meglio verso le tecnologie finanziarie di vecchia generazione. Tutto questo mentre Ethereum nel fine settimana riconquista i 1.900$ e punta verso i 2.000$, per i quali però serviranno l’appoggio di BTC e del mercato in generale.
Un momento che potrebbe essere quello giusto per investire in Ethereum, cosa che possiamo fare sulla piattaforma eToro (qui per un conto dimostrativo gratuito e senza limiti di tempo), un intermediario avanzato che offre anche CopyTrading (per copiare i migliori investitori oppure per spiare le loro posizioni) e i Copyportfolios, che permettono di investire su ottimi panieri cripto distribuiti, che includono sia ETH sia BTC.
Dorsey vuole superare Ethereum, ma sulla DeFi sarà dura
La querelle nata nelle ultime ore non è casuale, perché almeno secondo le ultime uscite di Jack Dorsey, potrebbe essere Ethereum a doversi difendere, in particolare nel comparto della finanza decentralizzata.
In una lunga serie di tweet Jack Dorsey ha offerto un recap dettagliato di quanto ha in progetto di fare su Bitcoin, con la creazione di servizi decentralizzati basati sulla rete di Bitcoin. Un sistema che secondo quanto dichiarato da Dorsey sarà open source e quindi con la possibilità per chiunque non solo di partecipare, ma anche di implementare i protocolli nel modo che preferisce all’interno dei propri servizi.
La risposta del fondatore di AAVE: “cloniamo Twitter su Ethereum”
La risposta, non si è capita quanto piccata, è arrivata da Kulechov, il factotum del progetto AAVE, che è apparso su Twitter piuttosto risentito. Le idee di Jack Dorsey sembrerebbero infatti essere, almeno da una certa prospettiva, delle “repliche” di quanto AAVE oggre già sul mercato.
Dato che @jack sta costruendo AAVE su Bitcoin, AAVE dovrebbe costruire Twitter su Ethereum. Sarà @JordanLzG a guidare il progetto.
Un annuncio che in molti avevano preso come una boutade estemporanea di un Kulechov particolarmente piccato (e secondo altri spaventato) dai progetti di Dorsey. Tuttavia le ultime ricerche di personale da parte di AAVE sembrerebbero segnalare proprio un interesse verso il mondo dei social network.
Anche se effettivamente non è chiaro a quale livello, con l’unica certezza che ogni futuro movimento del mondo di AAVE sarà basato appunto su rete Ethereum – e che dunque, anche se non innescata dal generale Buterin, la guerra potrebbe essere appena iniziata.
Un momento relativamente convulso per Ethereum
Un momento davvero ricco di novità per Ethereum, con il suo ecosistema che continua ad allargarsi (e ad includere nuovi servizi e progetti finanziari, nonostante siano in molti ad avergli promesso guerra) e con il London Hard Fork che dovrebbe essere finalmente realtà il prossimo 4 agosto, con una vera rivoluzione per quanto riguarda il modo in cui vengono gestite le fee.
Una rivoluzione che potrebbe rendere il network molto meno esoso e in aggiunta ridurre, progressivamente, la base di circolante di Ethereum. Un passaggio attesissimo, che sarà il vero punto focale dell’estate per quanto riguarda anche il prezzo di ETH – in termini tecnologici e di prezzo.
La DeFi fa gola a molti, ma da questa “guerra” abbiamo tutti da guadagnarci
Se Jack Dorsey dovesse effettivamente contribuire a mettere in piedi un sistema di finanza decentralizzata su rete Bitcoin non potremmo avere che da guadagnarci. La competizione, nel mondo cripto come altrove, ha sempre favorito la ricerca di soluzioni intelligenti, a basso costo e più in generale al miglioramento degli strumenti che abbiamo a disposizione.
Senza dimenticare tutto quello che ormai affermiamo da tempo nello spazio DeFi: la competizione è più che benvenuta, per un comparto che ha ancora molto spazio per crescere, uno spazio che sarà più che sufficiente per ospitare qualunque tipo di visione che riguardi la permissionless finance.
Rimaniamo molto positivi sugli eventuali e futuri sviluppi – come confermiamo all’interno delle nostre previsioni ETH, rialziste nonostante il momento di chiara difficoltà per il mercato, con il progetto che viaggia sul livelli di capitalizzazione molto più bassi rispetto a soltanto un paio di mesi fa.