Ancora Visa, ancora criptovalute e… ancora Ripple. Il più grande gruppo al mondo per i pagamenti digitali ha infatti acquisito, per 700 milioni di sterline, il gruppo Currencycloud, i cui servizi, appunto, girano su Ripple.
Una notizia che non ha fatto il giro del mondo, nonostante sia di enorme rilevanza per tutto il comparto e per XRP, che continua ad essere alla base di servizi molto utilizzati da parte dei gruppi bancari che contano, in particolare in Asia e in Europa.
Una notizia bullish per Ripple, che sta lottando oggi per la soglia psicologica dei 0,60$. Possiamo investirci con la piattaforma eToro (qui per ottenere il conto demo gratuito per sempre e senza limiti), intermediario con 26 cripto a listino e servizi fintech esclusivi, come il CopyTrading per copiare e spiare i migliori – e i CopyPortfolios per investire in prodotti strutturati a replica cripto.
Cosa ha comprato Visa UK e perché?
Visa UK ha acquistato per l’importante cifra di 700.000.000£ la società Currencycloud, che vende software alle banche di tipo fintech e per supportare i pagamenti trans-nazionali. Per il secondo gruppo di queste funzionalità si appoggia alla rete di Ripple, con alcuni dei prodotti software che vengono venduti anche a giganti come Monzo e Revolut.
I consumatori e le aziende si aspettano trasparenza quando ricevono o inviano denaro verso l’estero. Con la nostra acquisizione di Currencycloud, possiamo supportare i nostri clienti e partner per ridurre i fastidi tipici dei pagamenti internazionali.
Ad interessare pertanto VISA è stata la divisione di Currencycloud che si appoggia, come infrastruttura, a Ripple, confermando così non solo l’interesse della finanza per questo protocollo, ma anche per lo spazio che stanno aprendo le criptovalute per sostituire i canali bancari classici.
VISA continua a spingere sul gas del fintech e per farlo – non solo tramite questa acquisizione – si allarga nel comparto delle criptovalute, che possono offrire un’infrastruttura agile, costi bassi e massima sicurezza. All’interno del gruppo Currencycloud vi è anche, in qualità di investitore, SBI Holdings, partner di primissima fascia di Ripple in Giappone.
Cinquecento clienti in 180 paesi
Currencycloud, della quale in pochissimi eravamo a conoscenza prima di questa importante acquisizione, è un gruppo che opera già in collaborazione con 500 istituti bancari dislocati in 180 paesi del mondo. Una multinazionale del fintech che sta appoggiando, anche se in via collaterale, anche l’espansione di Ripple all’interno dei mercati bancari classici.
Cosa significa per Ripple?
È un’ottima notizia, di quelle che possono trasformare il trend in bullish nel giro di poche settimane. È il riconoscimento della bontà di una tecnologia che ha già vastissimi campi di utilizzo nel mondo bancario classico e che sta diventando dominante nella nicchia dei pagamenti trans-nazionali.
Una risposta secca, inoltre, a Stellar, che ieri ha annunciato di voler acquistare MoneyGram, con una mossa che ha shockato i commentatori e gli analisti del mondo delle criptovalute. La lotta per la blockchain più rilevante nel mondo dei pagamenti è soltanto agli inizi. Una buona notizia anche sul fronte del prezzo per XRP – che ci permette di confermare le nostre previsioni Ripple – rialziste rispetto al prezzo attuale e di ottima prospettiva per chi cerca un’alternativa al ben più blasonato Bitcoin.