CZ, al secolo Changpeng Zhao, leader indiscusso di Binance, sarebbe pronto ad abbandonare il ruolo di guida all’interno dell’exchange, che riveste praticamente dalla sua fondazione.
Non si tratta di un’indiscrezione, ma di una dichiarazione di CZ all’interno di una più ampia intervista che riguarda i futuri passi dell’exchange per affrontare questioni di carattere regolatorio tanto in Europa quanto in altre giurisdizioni.
Per quanto la guida di CZ si sia rivelata fondamentale per la scalata all’Olimpo delle criptovalute per il gruppo, si tratta nel complesso di una buona notizia per l’exchange. Binance (qui per aprire un conto gratuito) ne uscirebbe rinforzato in quella che ormai è una guerra che andrà per le lunghe con le authority finanziarie di tutto il mondo.
In realtà dietro al progetto del capo di Binance c’è un piano decisamente articolato per rendere più legittima la sua impresa, anche facendosi da parte in qualità di CEO del gruppo.
“Sto cercando un profilo senior con un background nella compliance per guidare l’intera organizzazione e forse per diventare il nuovo CEO di Binance. Io sono un imprenditore tech e ho guidato la compagnia per quattro anni. È stato bello, ma dobbiamo attraversare questo crocevia. Non credo di essere la migliore persona per guidare questo sforzo. Una persona con un background nelle questioni riguardanti la compliance sarà sicuramente meglio”
Questo il messaggio che potrebbe sancire un graduale passaggio di consegne da CZ ad una figura che non sarebbe stata ancora individuata. Dichiarazione che è stata rilasciata durante un meeting virtuale organizzato da Siam Commercial Bank, la banca più importante della Thailandia.
L’intero intervento è disponibile qui – e si è tornato anche a parlare della quotazione in borsa del gruppo, che dovrebbe partire – in termini di procedure – a breve e coinvolgere almeno per il momento soltanto il ramo americano dell’azienda.
Il progetto di Binance per tornare ad avere rapporti costruttivi con il mondo delle authority come SEC e CONSOB passerà però anche da altro. Il gruppo prevede infatti di aprire diverse sedi in giro per il mondo, per ottenere così con ciascuna l’autorizzazione rilevante per operare.
Un’altra mossa, conseguente a quanto abbiamo già detto in termini di sostituzione del CEO, che renderebbe Binance un’attività commerciale e di intermediazione finanziaria a tutti gli effetti, superando così i diversi problemi che sta avendo in Giappone, Inghilterra, Germania e, si vocifera, anche in Svizzera.
Probabilmente un’istituzionalizzazione in stile Coinbase, gruppo che sta diventando il riferimento effettivo per gli investitori istituzionali nel mondo delle criptovalute. Lo stesso che si starebbe apprestando a fare Kraken con la sua prossima quotazione in borsa.
Tutti e tre i principali exchange di criptovalute al mondo finirebbero per diventare dei veri e propri centri finanziari quotati in borsa – facilmente riconoscibili e in particolare sotto lo stretto controllo e l’altrettanto stretta vigilanza delle authority finanziarie. Che sia un bene o un male potremo dirlo soltanto a processo ultimato. Sta di fatto che per Binance non sembra ci siano, almeno per il momento, molte alternative.
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