Arriva la grande, anzi la grandissima arte su NFT. Il museo Hermitage di San Pietroburgo ha infatti avviato una collaborazione con Binance per tokenizzare alcuni dei suoi immortali capolavori.
I token saranno creati in edizione limitata e saranno messi all’asta direttamente sul marketplace del popolare exchange. Segno che anche se le autorità di regolamentazione dei mercati stiano creando qualche problema, Binance continua a chiudere accordi molto importanti.
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Accordo per portare su NFT Van Gogh, Leonardo da Vinci e…
L’accordo è di quelli importanti e potrebbe avere delle ripercussioni positive su Binance Coin, che è il token di riferimento dell’omonimo exchange. Secondo l’accordo stretto tra il museo e l’exchange, i NFT riguarderanno le seguenti opere:
- Lillà di Vincent van Gogh
- La Madonna Litta di Leonardo da Vinci
- Il giardino degli Hoschedé a Montgeron di Claude Monet
- Composizione VI di Wassily Kandinskij
Parliamo di alcune delle opere più rappresentative di uno dei musei più importanti del mondo. Saranno emesse in duplice copia NFT, con una che verrà conservata nel museo e la seconda che invece sarà venduta all’asta tramite il marketplace di Binance, che tramite questa iniziativa punta a recuperare il terreno che lo separa da mercati già più trafficati come OpenSea. Tutti i NFT saranno firmati per autenticità dal direttore dell’Hermitage Mikahil Piotrovsky, che ha commentato così l’iniziativa:
Le nuove tecnologie, in particolare la blockchain, hanno iniziato un nuovo capitolo nello sviluppo del mercato dell’arte, con un impatto importante sulla proprietà e la garanzia di suddetta proprietà. È un passo importante nello sviluppo del rapporto tra denaro e persone.
Per quanto riguarda invece Binance, è stata Helen Hai, che è alla guida della divisione NFT del gruppo, a commentare l’accordo:
Il riconoscimento della blockchain e dei token non fungibili da parte di uno dei più importanti musei al mondo è un altro passo verso la digitalizzazione globale. Apprezziamo l’opportunità di collaborare con l’Hermitage. Insieme stiamo facendo la storia.
Si tratta, in effetti, di una delle operazioni più importanti del comparto NFT nel mondo dell’arte, con 4 pezzi di una certa rilevanza e di autori importanti, tra i più conosciuti e riconoscibili anche da parte di chi non è appassionato di arte. Un’operazione che potrebbe invogliare altri importanti musei ad avviare iniziative di questo tipo.
Che risvolti avrà sul mercato delle criptovalute?
Probabilmente non molto sul breve e brevissimo periodo, anche se è segnale importante, come d’altronde affermato dai quadri di Binance, della prossima digitalizzazione di tutta la proprietà intellettuale di un certo peso. I progetti crypto che sono più vicini a questi sviluppi, su tutti Ethereum, non potranno che giovarsi di queste evoluzioni nel mondo dei NFT – così come potranno farlo i tanti altri network che si stanno lanciando adesso in questa nuova nicchia.
Nel complesso un’ottima notizia per tutto il comparto delle criptovalute: stiamo parlando di una delle istituzioni culturali più importanti del mondo, che riconosce la superiorità delle tecnologie in blockchain per la rappresentazione della proprietà, anche fisica. Nonché della possibilità di dividere il possesso fisico dalla proprietà digitale, come avverrà appunto tramite la messa all’asta di quattro grandissime opere della storia dell’arte.