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Citigroup investe su Bitcoin | Grande banca nel mondo di BTC

3 anni fa
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Anche Citigroup, una delle banche d’affari più importanti del mondo, è pronta ad arrivare nel mondo di Bitcoin – così come hanno fatto ad oggi tutte le principali istituzioni finanziarie private degli USA.

Parliamo di una delle più grandi banche per rilevanza e per capitali gestiti, che secondo indiscrezioni che sono state diffuse da CoinDesk, sarebbe in attesa dell’ok da parte delle authority di regolamentazione dei mercati per iniziare ad investire nei Bitcoin Futures che sono quotati al CME di Chicago.

Anche Citigroup nel mondo di Bitcoin – ecco come

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Citigroup è soltanto l’ultima delle grandi banche a voler investire su Bitcoin

Nelle scorse settimane abbiamo parlato apertamente di quanto fatto da gruppi delle dimensioni di JP MorganMorgan Stanley e anche Wells Fargo. Mancava all’appello Citigroup che possiamo considerare ormai parte della partita che si gioca su Bitcoin. Secondo indiscrezioni che sono state riportate da CoinDesk, che a sua volta cita fonti confidenziali, il grande gruppo bancario americano sarebbe in attesa dell’autorizzazione da parte di SEC per iniziare ad investire in Bitcoin, anche se tramite i Futures che sono quotati al Chicago Mercantile Exchange.

Sempre secondo le stesse fonti, a spingere Citigroup a questo passo è stato – come nel caso delle altre banche che abbiamo citato – l’interesse sostenuto da parte dei clienti, in questo caso istituzionali. La conferma, questa, di quanto riportiamo su Criptovaluta.it ormai da mesi, con Bitcoin ed anche Ethereum che sono entrati ormai da tempo nella categoria degli asset ad alto rischio che fondi, banche e investitori privati facoltosi vogliono inserire nel loro portafoglio.

Una notizia bullish – segnale dell’effetto a cascata su Bitcoin

Noi lo avevamo detto: l’interesse di certi gruppi bancari – vedi JP Morgan – avrebbe innescato su Bitcoin un effetto a cascata, che non avrebbe risparmiato neanche le banche storicamente avverse al mondo delle criptovalute. Un percorso inarrestabile, confermato anche da questo più che concreto interesse da parte di uno dei gruppi bancari più importanti del mondo. Interesse che è stato poi confermato, una volta diffusa la notizia, da parte dell’azienda.

Date le molte questioni di carattere regolamentare e legate ad altri fattori, abbiamo un approccio molto cauto a questo mercato. Stiamo considerando prodotti come i futures per alcuni dei nostri clienti istituzionali – in quanto questi operano entro un framework regolamentare importante.

È la stessa preferenza per i Futures rispetto agli acquisti diretti che aveva manifestato anche Gary Gensler, il leader di SEC, che recentemente ha affermato che chi vuole un ETF su Bitcoin approvato farebbe bene a utilizzare i futures e non l’acquisto diretto di BTC. Questo per via della natura strettamente regolamentata dei prodotti finanziari che vengono scambiati a Chicago – che rappresenta almeno per alcune categorie di investitori una riduzione del rischio legato all’acquisto e alla custodia di Bitcoin.

A prescindere da queste vicende – che per molti sono di lana caprina – Bitcoin sta conquistando a ritmi spaventosamente alti il mondo delle banche d’affari e degli investitori istituzionali. Cosa che potrebbe spingere il prezzo di questa criptovaluta verso i traguardi che abbiamo fissato nelle nostre previsioni Bitcoin. Sul breve in molti, noi compresi, vediamo 100.000$ come soglia credibile. E chi saprà aspettare potrà vedere anche traguardi più alti. L’appetito delle banche per BTC e per il comparto delle criptovalute sembrerebbe essere ormai inarrestabile – e cercheranno di portarsi a casa più satoshi possibili.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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