Anche la cavalleria della vecchia finanza si schiera a favore di Ripple riguardo la causa che la vede contrapposta a SEC, l’authority USA che si occupa di regolamentare i mercati finanziari negli USA.
Dalla penna di Roslyn Layton, senior contributor del gruppo, viene fuori un lunghissimo j’accuse verso SEC, che ristabilisce anche gli equilibri in gioco in una causa che sembrerebbe essere infinita.
Se il sentiment cambia anche ai piani alti, non possiamo che presagire una bull run importante per XRP, sulla quale investire con la piattaforma eToro (qui per un conto demo gratuito e illimitato), intermediario con 30+ criptovalute a listino – dotato di un’interfaccia lineare ma ricca di strumenti di analisi tecnica e strumenti fintech avanzati come il CopyTrading per investire copiando gli altri oppure spiando le loro posizioni – e con i CopyPortfolios per chi preferisce invece i panieri strutturati. Bastano soltanto 100$ per aprire un conto reale di trading e investimento.
Questa è una notizia importantissima per Ripple, dato che Forbes incarna il sentiment dei mercati finanziari classici più di ogni altra testata al mondo. Il lungo articolo è a firma di di Roslyn Layton e ha il grande pregio di fare chiarezza su quello che sta avvenendo in tribunale.
Gli avvocati di Ripple sono riusciti ad invertire le posizioni – ed ora è SEC a doversi difendere dalle accuse di aver gestito il mondo delle criptovalute senza organicità e spesso anche senza logica. Una gestione che ora è nel mirino anche a causa di decine di ETF su Bitcoin che sono ancora sul tavolo della agency e che non sembrano essere in via di approvazione.
Che è uno forse dei punti più interessanti dell’approfondimento di Forbes, proprio mentre gli USA minacciano regolamentazioni restrittive per tutto il comparto. Un comparto che vale 2.000 miliardi e che non sembrerebbe essere più disposto a subire le angherie del potere politico. E che si sta organizzando in lobby – vedi anche quanto fatto da Coinbase – per fare pressioni, sempre però basate sulla verità.
Ed ha contribuito a rivelare alcune incongruenze – anche in termini di conflitto di interessi – interne alla SEC. Qualcosa che è diventata la questione principale del dibattere intorno alla causa e che sta spingendo ancora una volta l’authority a giocare sulla difesiva.
Il lungo j’accuse di Forbes si chiude con un invito celato a Gary Gensler, il nuovo capo di SEC, a valutare se sia il caso o meno di giocarsi la sua credibilità su una causa legale che ormai non sembra avere più alcun presupposto di esistere.
Un vento che cambia e che gioca a favore di Ripple – che se dovesse superare indenne la causa potrebbe tornare a correre e a puntare ai target di breve periodo che abbiamo segnalato nelle nostre previsioni XRP.
In ballo, come già sapranno i nostri lettori più affezionati, c’è anche la possibile quotazione in borsa del gruppo, a questo punto lontano dai lidi americani, dove il gruppo non può dire di essere stato trattato con imparzialità da parte delle authority finanziarie. Certo è che se anche Forbes si è schierato a favore di Ripple, sono davvero in pochi gli ultimi giapponesi disposti da difendere SEC, in una causa legale che noi di Criptovaluta.it avevamo bollato come assurda già ai suoi albori.
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