Lo scorso 24 gennaio, la società Weiss Ratings ha pubblicato le proprie valutazioni su 74 criptovalute: sebbene lo studio sia disponibile solo in acquisto, è comunque stato possibile leggere un estratto del dossier attraverso uno specifico sottodominio sul sito aziendale, che ha dunque permesso a molte persone di scaricare, condividere e leggere l’elenco.
Le reazioni sono state miste: alcuni trader e osservatori si sono detti “entusiasti” di vedere valutazioni piuttosto positive per le loro criptovalute personali, mentre altri hanno digerito negativamente i voti espressi. Che, ben inteso, hanno premiato soprattutto Ethereum ed EOS, che hanno superato il giudizio di Weiss Ratings ricevendo ciascuna una B solida, mentre a Bitcoin è stato assegnato un C + non particolarmente esaltante.
Fondata nel 1971, Weiss Ratings è uno dei più noti fornitori di rating per investimenti. Tuttavia, la reputazione della società sembra essere diminuita rapidamente dal suo picco negli anni ’90, con una buona parte della stampa specializzata che attribuisce alla compagnia una minore affidabilità di giudizio rispetto ad altre agenzie.
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Nonostante ciò, e nonostante pertanto i rating di Weiss non siano saliti alla ribalta come avrebbero potuto fare rating attribuiti – magari – da S&P o Moody’s, i giudizi della società hanno comunque impattato notevolmente sul mercato, con un diffuso malumore sul fatto che Bitcoin abbia ricevuto un voto inferiore al B- assegnato a Cardano, il cui valore è quasi interamente derivato dal suo white paper. Un’altra “anomalia” apparente è il fatto che progetti piuttosto affermati e rispettati come Monero, Stellar e Lisk, abbiano ricevuto lo stesso rating C di Dogecoin.
Al di là delle incongruenze nel report, pare che siano iniziati ad essere ben più di alcuni gli investitori che hanno posto in essere delle operazioni secondo i rating. Steem, che ha ottenuto un rating B (è una delle cinque monete classificate al di sopra di un C +) ha visto le proprie quotazioni crescere in maniera pressoché istantanea di oltre il 30%.
Nessuna criptovaluta ha comunque ricevuto un B + o superiore, e nessuna è stata accreditata con un rating D- o inferiore. Delle 74 monete elencate, solo 20 non hanno ricevuto un giudizio C, con 5 monete che ottengono una B e 15 che invece hanno ricevuto una D. Ricordiamo che i voti dei rating Weiss vanno da A ad E, con ogni lettera corrispondente alla forza raccomandabile di investimento, da eccellente (A) a molto debole (E).
Secondo gli esperti, probabilmente il rating più ingiusto è stato assegnato a GameCredits, il cui D + mette la moneta allo stesso livello di Einsteinum, che ha ricevuto lo stesso voto. Fortunatamente per i sostenitori di GameCredit, la scarsa valutazione della criptovaluta non sembra avere avuto alcun effetto significativo sul suo prezzo che, anzi, risulta essere incrementato dal momento della pubblicazione del dossier.
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