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Facebook vieta gli annunci pubblicitari sulle criptovalute

7 anni fa
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Facebook ha dichiarato che bloccherà le pubblicità che promuovono prodotti e servizi in criptovalute. La società di Mark Zuckerberg ha in merito affermato di essere “aperta” alle tecnologie emergenti, ma aver altresì notato che molte aziende non hanno agito in “buona fede” quando esaltavano le virtù di questo asset, invitando in maniera troppo generosa all’acquisto di valute virtuali.

Facebook vieta annunci su ICO e criptovalute

Alla luce di ciò, Facebook ha esortato gli utenti a segnalare qualsiasi pubblicità criptovalutaria che aggiri le misure di sicurezza che l’azienda ha imposto, e che puntano a monitorare qualsiasi tentativo di inserimento di annunci per le criptovalute.

Vogliamo che le persone continuino a scoprire e a conoscere nuovi prodotti e servizi attraverso le pubblicità di Facebook, ma senza temere truffe o inganni” – ha dichiarato Rob Leathern, responsabile della gestione dei prodotti per Facebook Business, sul sito dell’azienda. “Detto questo, ci sono molte aziende che pubblicizzano opzioni binarie, ICO e criptovalute senza operare in buona fede”.

Ricordiamo che una ICO (offerta iniziale di monete) è una iniziativa che incoraggia le persone ad acquitare nuove criptovalute prima che vengano ufficialmente lanciate sul mercato, nella speranza che il progetto sottostante abbia successo e, dunque, la criptovaluta di cui si sono acquistati token possa valere di più. Alcune aziende hanno utilizzato le ICO come un modo agevole per poter raccogliere grandi somme di denaro senza passare dai canali bancari, e senza l’onere associato alla raccolta di denaro attraverso altri strumenti di investimento più tradizionali (come la Borsa).

A causa di ciò, le ICO sono state utilizzate non solamente per fini leciti, quanto anche per lanciare delle vere e proprie truffe: alcune di esse sono semplicemente scomparse, e per gli investitori non è rimasto altro da fare che leccarsi le ferite, visto che non c’è una tutela in proposito.

Usare gli annunci di Facebook per generare del clamore intorno a nuove ICO è stato un metodo particolarmente efficace, specialmente se abbinato alla collaborazione di testimonial noti. Non è un caso che negli Stati Uniti un noto pugile come Floyd Mayweather sia stato aspramente criticato per aver promosso una criptovaluta che in seguito sarebbe diventata protagonista di una causa legale per frode. E non è nemmeno un caso che in alcuni Paesi (come Corea del Sud e Cina) la raccolta di denaro tramite ICO sia stata vietata. E così, mentre altri Paesi stanno mettendo in guardia contro questo genere di iniziative, e mentre la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti questa settimana ha dichiarato di aver sequestrato i beni di un’azienda che ha dichiarato di aver raccolto 600 milioni di dollari con la propria ICO, Facebook ha voluto fare la sua parte con una stretta piuttosto radicale.

Nelle sue nuove regole, Facebook afferma così che “le pubblicità non devono promuovere prodotti e servizi finanziari che sono associati a pratiche promozionali ingannevoli”, citando a titolo di esempio il potenziale utilizzo a tal fine di opzioni binarie, offerte iniziali di monete o criptovalute.

In base alla nuova policy, pubblicità che usano frasi come “Nuova ICO! Acquista token con uno sconto del 15%!” oppure “Usa i tuoi fondi pensione per comprare Bitcoin” non sarebbero più consentite.

Redazione Criptovaluta.it®

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