Comprare Ethereum tramite gli exchange diventerà sempre più complicato. O meglio, è questo il trend che si sta inaugurando a settembre, mese che – come lo scorso gennaio – sta facendo registrare un record di $ETH che vengono prelevati agli intermediari.
Il che vuol dire che sempre più persone e investitori stanno rimuovendo i propri ETH dagli exchange – movimento che in genere denota la volontà di trattenerli quantomeno sul lungo periodo.
Un movimento che in molti, tra gli analisi, ritengono essere fortemente bullish. Si può investire con la piattaforma eToro (qui per ottenere un conto demo gratuito e illimitato al 100%) – che offre $ETH in accesso diretto insieme ad altre 30+ criptovalute.
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La settimana di Ethereum, rispettando pienamente la tradizione settembrina del mondo cripto, è stata di lieve rialzo. Un 7% pieno, che ha riportato $ETH in zona 3.500$, che sarà il terreno di battaglia del weekend.
Una performance praticamente parallela a Bitcoin, che questa mattina invece si gioca i 48.000$ e forse i 49.000$, in un mercato che sembrerebbe però essere ancora in una fase di accumulazione, cercando di superare i due canali che segnalerebbero il ritorno di una fortissima bull run.
La situazione di Ethereum però sembrerebbe essere molto interessante non per la price action, che pur ha regalato qualche soddisfazione durante l’ultima settimana. Sì, perché è in atto una vera e propria fuga di Ethereum dagli exchange, nel senso che ne sono disponibili sempre meno.
Ci sono in realtà tre forze che stanno rendendo gli Ethereum sempre più scarsi sugli exchange. In primo luogo la grande quantità di $ETH che è stata già inviata in staking sulla testnet – che ormai supera i 25 miliardi di dollari di controvalore bloccato – e che non potrà essere sbloccato fino a quando non si passerà alla versione 2.0.
In secondo luogo c’è il burn, sul quale vi abbiamo aggiornato poco fa, che procede a gonfie vele e che sta rendendo ETH quasi deflattiva nelle ultime settimane. Molti meno ETH creati dai blocchi e anche qui – rispetto ad una condizione di normalità, meno token in circolazione.
Quanto prescinde però dal funzionamento stesso del network – ed è dovuto a movimenti da parte degli investitori, è quanto abbiamo inserito nell’infografica qui sopra, che segnala quanto ETH entrano ed escono, facendo la somma, dai principali exchange. Per tutto il mese di settembre, con qualche rara (e fiacca) eccezione, c’è stata una corsa portare via ETH dagli exchange.
E questo è un segnale fortemente bullish, perché per l’appunto vuol dire che ne sono disponibili meno per la vendita immediata. Certo, chiunque potrà ritrasferirli – ma l’averli portati fuori è da sempre un segnale rialzista, che si è presentato con questa forza l’ultima volta durante la bull run che ha portato ETH ai suoi massimi storici.
Anche sul breve periodo potremmo assistere ad un ulteriore rialzo di Ethereum, che dopo aver conquistato quota 4.000$ recentemente, è stata oggetto di una forte correzione che ha colpito tutto il settore.
Livelli di prezzo che indichiamo sulle nostre previsioni Ethereum – che segnalano, con basi tecniche e fondamentali importanti – la prossima crescita del protocollo. E la fuga e il burn non possono che confermare quello che è il consenso tra gli analisti.
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