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Bitcoin, Erik Finman ci dice quanto dovete investire

7 anni fa
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Conoscete il nome di Erik Finman? Probabilmente no. Tuttavia, forse vorreste essere al posto suo (almeno, del suo patrimonio!) visto e considerato che questo 19enne è divenuto milionario grazie ai bitcoin: all’età di 12 anni ricevette infatti in regalo 1.000 dollari da sua nonna, che utilizzò per comprare il suo primo bitcoin. Con gli anni e con la crescita dei valori dei bitcoin, Finman utilizzò il ricavato per acquistare altre criptovalute e, oggi, possiede 401 bitcoin, che equivalgono a 3,4 milioni di dollari, a un cambio di circa 8.500 dollari per moneta.

Il giovane che è diventato milionario grazie alle criptovalute.

In un’intervista con CNBC Make It, Finman ha altresì condiviso alcuni consigli per chi vuole investire in criptovalute, suggerendo di impiegare in questo comparto il 10% del proprio reddito, puntando sulle criptovalute più importanti e, in particolare, sui bitcoin.

Penso che bitcoin sia la criptovaluta più sicura in questo momento” – ha dichiarato Erik Finman, contrastando così l’opinione di altri esperti, che suggeriscono atteggiamenti più cauti nell’investire in bitcoin, data la sua volatilità. Sebbene abbia raggiunto quota 16.000 dollari solo qualche settimana fa, oggi un singolo bitcoin costa quasi la metà.

Il CEO di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, ha ad esempio attribuito alla criptovaluta la qualità di “frode“, e alla conferenza Delivering Alpha presentata da CNBC, ha poi aggiunto che “non è una cosa reale“, prevedendone la sua conclusione. Peraltro, nello stesso evento Jim Cramer, della CNBC, si disse sostanzialmente d’accordo, affermando che è “solo gioco d’azzardo”.

Al di là di tali pronunce, è importante notare come la maggior parte degli esperti di finanza personale suggerisca di investire secondo la regola 50-30-20, in base alla quale “il 50 per cento del reddito deve essere destinato verso le necessità, il 30 per cento verso la spesa discrezionale e il 20 per cento verso il risparmio“.

In tal caso, si potrebbe consentire di investire in criptovalute una percentuale del 20% che si sta cercando di risparmiare, a differenza del 10% del reddito che Finman suggerisce. Per quanto intuibile, il 20 per cento del risparmio della regola 50-30-20 dovrà essere relazionato all’interno di un portafoglio ben diversificato, non solo in investimenti ad alto rischio come quelli criptovalutari.

Tornando ai suggerimenti di Finman, il giovane afferma di essere particolarmente ottimista su bitcoin, dichiarando che è attualmente la scelta migliore, sebbene stia notando che altre monete alla fine potrebbero prendere il primo posto tra le criptovalute per maggiore capitalizzazione.

Riporre soldi in bitcoin adesso è conveniente, anche se lo scenario potrebbe cambiare con l’arrivo di una soluzione migliore, ma ritengo che questo passaggio impiegherà molto tempo prima di avvenire” – conclude Finman, che ha poi evidenziato come investire in criptovaluta sia uno dei modi più rapidi per i giovani di raggiungere la ricchezza. Naturalmente, un’affermazione che non ci sentiamo di condividere nella sua semplicità: ricordate che gli investimenti in criptovalute incorporano un elevato livello di rischio, e che sarebbe pertanto opportuno effettuarli con particolare cautela, nella consapevolezza dei pericoli finanziari sottostanti e, soprattutto, nella convinzione che NON è possibile predire dei rendimenti.

Redazione Criptovaluta.it®

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