In una settimana ove la Cina ha bloccato gli scambi di criptovalute e le banche statunitensi ne stanno diminuendo costantemente gli acquisti; il ministro delle finanze indiano Arun Jaitley, durante il budget delle finanze nazionali, ha dichiarato che il paese non riconosca il Bitcoin come moneta legale e poco dopo questa dichiarazione, il prezzo della cripto è sceso ad un minino inferiore ai 7000$.
I commenti di Jaitley sono riusciti a far sorgere di nuovo dubbi circa la legittimità del commercio, ma questa volta le autorità del paese hanno deciso di portare il dibattito ad un livello differente.
Infatti poco dopo l’annuncio del bilancio, il segretario per gli affari economici Subhash Chandra Garg ha dichiarato che il governo si impegnerà ad istituire un comitato per esaminare il commercio di criptovalute, con un panel che dovrebbe presentare le sue conclusioni in un rapporto entro la fine di marzo 2018.
Ajeet Khurana, capo del Blockchain and Cryptocurrency Committee (BACC) e di Internet and Mobile Association of India (IAMAI) è una delle tante persone in India che lavorano per rafforzare l’immagine delle criptovalute in India; questi, a seguito dei commenti del ministro delle finanze ha rivelato di essere estremamente felice che la criptovaluta abbia almeno trovato una menzione nel bilancio nazionale del paese.
Successivamente Khurana ha dovuto rassicurare migliaia di investitori spaventati, a causa di un’incomprensione tra gli stessi e i media nazionali; questi investitori erano infatti convinti che il ministro si fosse espresso negativamente sulle criptovalute.
La reazione istintiva potrebbe essere attribuita ad una mancanza di consapevolezza sul Bitcoin, Khurana ha infatti detto che: “In questo momento, la comprensione generale del termine bitcoin in India è vaga. Ci sono molte persone in India che sono affascinati dalla tecnologia ma non lo capiscono abbastanza bene “.
Con gli exchange leader in India come Zebpay, Unocoin, Coinsecure, Coinome e Bitxoxo che segnalano un marcato aumento di interesse degli utenti ogni giorno (pare infatti che al momento ci siano cinque milioni di trader attivi in India); IAMAI si sta concentrando sull’aumento dei programmi di sensibilizzazione degli utenti come video educativi e materiale di lettura, diventando uno dei primi organismi industriali del mondo per impegno profuso.
Sembra che IAMAI stia anche lavorando alla creazione di un corso online utilizzando il contributo di esperti del settore, con tanto di test di autovalutazione.
Sull’argomento criptovalute si è espresso anche Sandeep Goenka, cofondatore di Zebpay e capo del nuovo consiglio di tecnofinanza di IAMAI, dichiarando:
l’attuale governo è di mentalità aperta e questo è un cambiamento positivo per coloro che sviluppano una tecnologia rivoluzionaria come la nostra.
Il modo ideale per rafforzare il sistema è l’utilizzo di canali bancari approvati dal governo per l’acquisizione di nuovi clienti e la legittimazione del commercio di bitcoin. I maggiori scambi di bitcoin in India stanno già implementando queste misure e dovrebbero essere una pratica standard.
Restiamo in attesa di novità a riguardo.
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