Non sono più soltanto i massimalisti a dirlo. Le criptovalute – e in particolare Bitcoin ed Ethereum possono essere un investimento corretto per proteggersi dall’inflazione.
A dirlo ora è anche il miliardario Barry Sternlicht, che ha confermato di aver acquistato sia $BTC che $ETH proprio per proteggersi dall’inflazione montante – dovuta – e questa è una lettura molto austriaca del miliardario – alla grande quantità di dollari (e euro) che sono stati immessi in circolazione.
Notizia importante? Sì, anche se l’entità dell’investimento di Sternlicht non è sicuramente importante, almeno per il grande mercato che queste criptovalute hanno. Possiamo seguire le sue orme investendo con eToro – vai qui per aprire un conto demo dove potrai testare gratis tutte le funzionalità – dove troveremo sia Bitcoin che Ethereum, sia in modalità diretta sia tramite CopyPortfolios che li includono entrambi.
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Barry Sternlicht non è esattamente il primo arrivato. È stato co-fondatore di Starwood Capital ed ha accumulato negli anni un’incredibile fortuna. Conosce i mercati, che ha cavalcato per decenni con enorme successo. E, al contrario di tanti accademici e premi Nobel che hanno attaccato a più riprese Bitcoin ha dimostrato con fatti di capire come si muove l’economia.
Nonostante non sia più un trader e un investitore di primissimo pelo, ha comunque deciso di investire anche su Ethereum, pur tenendo conto della volatilità intrinseca anche nelle due principali criptovalute del mondo.
La ragione per la quale ho Bitcoin in portafoglio è che il governo degli Stati Uniti, così come tutti gli altri governi dell’emisfero occidentale stanno stampando moneta da qui all’infinito. E Bitcoin è una quantità finita di qualcosa, che può essere scambiato globalmente. Ho anche degli Ethereum.
Quindi niente massimalismo – e apertura anche ad una criptovaluta secondaria, che comunque ormai da tempo sta attirando le attenzioni di investitori grandi e piccoli, in particolare tra gli istituzionali.
Un segreto di Pulcinella, che però continuerà a rimanere segreto finché le banche centrali dei paesi più ricchi del mondo continueranno ad insistere con la transitorietà dell’inflazione. Transitorietà che data l’enorme quantità di liquidità che è stata immessa sui mercati, sembra essere oggi più un sogno che un concreto atteggiamento di comprensione su quanto potrà avvenire in futuro.
Le cose potrebbero mettersi male – e ormai lo pensano sempre più investitori, che scelgono Bitcoin e in questo caso anche Ethereum proprio per proteggersi dall’inflazione, innescata da politiche dissennate di espansione monetaria.
Bitcoin? Checché ne dica il CEO di JP Morgan – sarà prodotto in un massimo di 21 milioni di coin – e al raggiungimento di questa soglia nessuno potrà decidere di crearne di più. Qualcosa di estremamente minaccioso per le banche centrali, che tramite il controllo della liquidità esercitano poteri al di fuori del tempo e dello spazio.
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