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INCREDIBILE: Fondi pensione investono in Bitcoin | Rivoluzione in Australia

3 anni fa
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Per chi non è avvezzo al mondo della grande finanza, sembrerà una notizia di poco conto, ma in realtà potrebbe cambiare le carte in tavola del settore cripto per come lo conosciamo, in particolare in termini di valore.

Secondo report che sono stati pubblicati da diversi quotidiani australiani, uno dei principali fondi pensione starebbe valutando la possibilità di investire in Bitcoin. Una notizia dalla portata enorme, data l’enorme liquidità di cui queste organizzazioni finanziarie sono dotate.

Bitcoin nel mirino dei fondi Australiani per le pensioni

Notizia ancora più importante se dovessimo tenere conto dell’atteggiamento chiaramente attendista che questo tipo di fondi hanno. Bullish sul bullish, per una notizia che possiamo sfruttare in termini di investimento con eToro – vai qui per il conto demo sempre gratuito e senza limiti di funzionalità, conto che permette di investire in via diretta su Bitcoin oppure di operare con la copia dei migliori investitori con i più importanti ritorni, grazie al CopyTrader.

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Fondi pensione su Bitcoin: una rivoluzione epocale

fondi pensione – in particolare in paesi dove questi sono più diffusi e dove costituiscono praticamente l’unica alternativa per il trattamento pensionistico – muovono cifre spaventose negli investimenti a tutela del proprio capitale. Hanno, per ovvi motivi, un atteggiamento attendista sul mercato e lontanissimo dalla speculazione, dato che il primo obiettivo è quello di tutelare i consociati e i capitali che hanno versato.

In un quadro del genere scegliere Bitcoin, tradizionalmente e giustamente considerato fino ad oggi un asset estremamente volatile – assume un’importanza doppia. Perché segnerebbe l’uscita di $BTC dalla nicchia di investimenti considerati ad altissimo rischio. In aggiunta, la cosa eserciterebbe una pressione importante sulla domanda, con ovvie conseguenze sul prezzo.

La notizia è di quelle forti – anche se il sentiment generale dell’alta finanza sta comunque mutando anche su altri fronti. Poco fa vi abbiamo parlato del miliardario che usa Bitcoin come hedge dall’inflazione, così come dei tanti fondi USA che ormai investono in Bitcoin. Un sentiment mutato radicalmente, che però in questo caso riceverebbe una spinta verso la normalizzazione mai vista prima, proprio perché ad entrare sul mercato sarebbero fondi che, per funzione, sarebbero quanto di più lontano c’è dal mondo delle criptovalute.

No, non è arrivata la fine della corsa per Bitcoin

Ad ogni espansione di Bitcoin – in termini di adozione o anche di valore di mercato – c’è chi dubita della sua capacità di poter continuare a crescere. Atteggiamento ragionevole, se si pensa che il valore di $BTC ha superato quello di quasi tutte le aziende del mondo. Tuttavia, e questa è una posizione che abbiamo mantenuto coerentemente su questo sito anche in tempi non sospetti, riteniamo che ci siano ancora praterie da conquistare per la principale criptovaluta del mondo e che l’adozione possa continuare anche verso territori sulla carta inesplorabili, come quello dei fondi pensione.

Abbiamo visto nel corso degli ultimi mesi l’investimento su Bitcoin passare da esclusiva degli appassionati ad un più vasto pubblico fatto di tanti investitori retail, per poi passare ai fondi e addirittura, nel caso di El Salvador agli stati. Una situazione che forse in pochissimi avrebbero potuto immaginare e che adesso invece è diventata benzina per il superamento del nuovo massimo storico.

Chi è il fondo che guarda a Bitcoin

Si tratta del quinto fondo pensione per valore gestito, ovvero il Queensland Investment Corporation. Parliamo di un fondo da 70 miliardi di dollari – con una potenza di fuoco in termini di investimenti decisamente rilevante. Certo è che non potrà investire somme rilevanti del proprio capitale, ma la cosa andrebbe letta anche in potenziale di effetto cascata che potrebbe innescare.

Ovvero rendendo la cosa evidente anche per i quattro fondi che in Australia gestiscono somme maggiori. Potrebbe trattarsi di un passo in avanti enorme per lo status di Bitcoin in quanto asset di investimento. E l’inizio dell’ennesima rivoluzione per il re delle criptovalute.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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