Nuovi e pressanti problemi per il legislatore USA, che mentre cerca di trovare la quadra sulla regolamentazione del mondo cripto si trova il proverbiale elefante nella cristalleria nella forma di Facebook, una delle aziende più potenti del paese.
Già da ieri è noto che il gruppo del più importante social network al mondo sarebbe pronto con un wallet cripto – NOVI – pronto ad integrare nei servizi della società guidata da Zuckerberg pagamenti tra gli utenti.
Un sistema che però sarà basato su stablecoin – anche se esterni a Facebook stessa – e non sulle criptovalute. Chi vuole investire in questo tipo di asset potrà trovarli come sempre da eToro – vai qui per ottenere un conto demo gratuito e illimitato – che con il suo listino di 35+ cripto offre il top di questo mercato.
Al contrario del wallet di Facebook, avremo a disposizione anche servizi evoluti come il CopyTrader – per copiare i migliori o spiarli – oppure come i CopyPortfolios per investire in portafogli cripto diversificati. Con soli 100$ possiamo passare ad un conto reale.
Novi è il nome del wallet cripto creato da Facebook – che secondo le ultime indiscrezioni circolate sulle riviste specialistiche si baserà all’inizio via USDP e utilizzerà come custodial Coinbase, secondo un accordo del quale i termini non sono stati ancora resi pubblici. Ci sono diversi aspetti interessanti della vicenda, che meritano di essere analizzati uno per uno per capire come si sta muovendo il mondo delle criptovalute e quello di Facebook, che potrebbero, a questo punto, anche incrociarsi.
E anche al di fuori del circuito delle carte di Mastercard e di VISA, sebbene questi due gruppi siano già relativamente attivi nel mondo cripto. Con ogni probabilità questa decisione di Facebook è da ricercarsi nell’enorme mole di iscritti che sono ancora unbanked, ovvero non possono avere accesso al mondo delle banche. In secondo luogo, il mondo delle criptovalute – come nel caso di USDP, presenta già un’infrastruttura pronta e a basso costo per i trasferimenti.
Non sembra siano previste per il momento integrazioni con il mondo delle criptovalute autentiche. Il pilota si baserà, lo ripetiamo ancora una volta, sull’uso di USDP e punterà all’utilizzo del canale per le rimesse degli immigrati, con un primo canale attivato tra Guatemala e Stati Uniti.
Per capire di più di quanto stia avvenendo nel mondo di Facebook partiamo dalla serie di Tweet che hanno annunciato l’iniziativa da parte di David Marcus.
Le rimesse sono cruciali per l’inclusione finanziaria. Oggi stiamo attivando un piccolo progetto pilota del wallet digitale Novi tra USA e Guatemala. Le persone potranno ricevere e inviare denaro in modo sicuro e senza commissioni. Stiamo testando le funzionalità principali del network e la compliance. Speriamo che questo ci permetterà di dimostrare un altro caso d’uso degli stablecoin, oltre il loro utilizzo tipico. Facebook utilizzerà il Pax Dollar $USDP grazie alla partnership con Paxos e Coinbase. Uno stablecoin ben progettato che opera ormai da più di 3 anni ed è ha già avuto clearance dal regolatore.
Ci sarà però anche il supporto per Diem – la criptovaluta che è in via di sviluppo da parte di Facebook – che però per il momento manca di approvazione da parte delle autorità. Sarà possibile scambiare l’una contro l’altra.
Il business model è stato altrettanto chiaramente spiegato da Marcus: offrire pagamenti gratuiti tra privati e poi avere dei margini sui pagamenti tra venditori e compratori, combattendo in un settore dove le commissioni però si stanno già mediamente abbassando.
Ma un wallet digitale che supporterà solo stablecoin e la valuta digitale Diem, che sarà completamente gestita da Facebook. E questo, almeno per il regolatore USA, sembra sia una bella gatta da pelare, con diversi membri del Congresso che hanno invitato Facebook a bloccare le operazioni di test. Una buona notizia per gli appassionati di veri cripto? Probabilmente Bitcoin potrà tornare al di fuori dei radar – con la questione di Menlo Park che sarà enormemente più pressante per il governo e il Congresso USA.
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