Lo avevamo già anticipato ieri – ma data la portata che la cosa potrebbe avere nelle prossime settimane, è sicuramente il caso di dedicargli un approfondimento maggiore.
Il senatore Ted Cruz – in quota repubblicana ed ex candidato alle primarie presidenziali del partito – sta cercando di collocarsi come uno dei più strenui difensori dell’adozione di Bitcoin come metodo di pagamento negli Stati Uniti, una stance in fortissima controtendenza rispetto a quello che sembrerebbe essere il sentire comune del Congresso e della Casa Bianca, ora a maggioranza Dem. La proposta di questa settimana del senatore punterebbe, almeno per ora, ad un piccolissimo passo nell’accettazione della criptovaluta, almeno nei paraggi del Congresso.
Un’ottima notizia per Bitcoin, nonostante la portata della proposta sia ancora relativamente ridotta. Potremo investirci con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con tutte le top funzionalità – intermediario unico per le funzionalità fintech incluse nella sua piattaforma, come ad esempio il CopyTrader per copiare i migliori e i CopyPortfolios per investire su $BTC insieme ad altre criptovalute.
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Cosa vuole proporre il senatore Cruz e perché potrebbe essere importante
La proposta, nei fatti, risale a lunedì scorso, quando Ted Cruz ha depositato una risoluzione per spingere l’utilizzo di Bitcoin almeno nei Capitol Buildings, ovvero in quello che in Italia conosciamo come Campidoglio, dove si riuniscono entrambi i rami del Congresso USA.
- Macchine di vendita automatiche che accettano Bitcoin
Secondo la risoluzione proposta da Ted Cruz, il Congresso dovrebbe preferire contratti con fornitori che possano supportare il pagamento tramite Bitcoin, in primo luogo per quanto riguarda le macchine automatiche che sono disseminate in tutto l’edificio.
- Negozi fisici dentro il Congresso
Che includerebbero la bouvette, i gift shop per i visitatori e più in generale tutte le attività commerciali che hanno luogo al Campidoglio. Anche in questo caso, almeno secondo la risoluzione di Ted Cruz, dovrebbe essere imposta l’accettazione di Bitcoin.
La risoluzione inoltre prevede che non sia soltanto Bitcoin ad essere oggetto dell’eventuale apertura alle criptovalute, ma la generalità dei digital asset, individuati nelle criptovalute a maggiore diffusione.
Quante possibilità ci siano che passi e perché è importante per Bitcoin
In realtà le possibilità che questa risoluzione passi sono ridotte, dato che i Repubblicani, ammesso che siano compatti su questa vicenda, non hanno i numeri sufficienti da imporla al resto del Congresso.
Tuttavia si tratta comunque di un ottimo segno per Bitcoin e per tutto il mondo che ruota all’interno del suo ecosistema, anche se i volumi di scambio innescati da un’eventuale decisione di questo tipo dovessero rilevarsi come ridotti.
Nessuno, anche meno di 1 anno fa, avrebbe mai immaginato il Congresso americano discutere una questione di questo tipo – riguardante Bitcoin come metodo di pagamento. Certo, anche un’approvazione integrale della proposta di Ted Cruz sarebbe poca cosa rispetto a quanto hanno fatto paesi come El Salvador, ma sarebbe comunque un piccolo passo in uno dei centri del potere politico americano e mondiale.
Che passi o meno, la sensazione che si ha è che il cammino di $BTC e conseguentemente delle altre criptovalute sia ormai completamente inarrestabile, resistenze o meno da parte della classe politica dominante negli USA. Paese che, lo ricordiamo, sarebbe tra i più colpiti da un’accettazione di Bitcoin su scala mondiale, che andrebbe necessariamente ad impattare sul dominio assoluto e totale del dollaro.
In 10 anni siamo passati da “BTC chi?” a “ah si, quella roba da nerd” a “scam massiccio” a “bolla speculativa, sta per esplodere!1!!” a… “e se lo usassimo a casa nostra?“ a ” il sindaco di Miami viene pagato in BTC”
E sticazzi, direi 🙂
E pure quello di New York per 3 mesi almeno