Bitcoin fissa un nuovo record e si infrange contro il muro dei 69.000$, mantenendo però un outlook fortemente positivo, che a meno di stravolgimenti esterni al mercato potrebbe perdurare per tutta la settimana.
Nuovo record che è stato innescato dai pessimi dati dell’inflazione USA, che con ogni probabilità si ripercuoteranno anche in Europa a stretto giro di posta. Con una certezza: Bitcoin è ormai considerato dalla maggioranza dei principali operatori di mercato come un asset per proteggersi dalla dilagante inflazione.
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Disastro inflazione negli USA: Bitcoin torna a correre
Quello che in molti sospettavano – ma a quanto pare non le banche centrali – si è puntualmente verificato. L’inflazione negli USA vola a +6,2%, scatenando il panico sul mercato e mettendo tutti gli operatori a caccia di beni e asset per proteggersi dall’inflazione. Bitcoin ha avuto il balzo più importante, ma anche l’oro ha avuto un +2% repentino, segnale che il movimento sui mercati ha assunto proprio i toni della protezione dal fenomeno dell’inflazione.
Un fenomeno che le banche centrali si ostinano a considerare come temporaneo, ma che continuerà a produrre i suoi effetti anche sul medio e lungo periodo, sebbene si potrebbe tornare a percentuali più vicine al 2% ritenuto un ottimo da parte delle banche centrali.
Disastro COVID, ma non solo: è il fallimento delle valute fiat
In molti imputano questo aumento dell’inflazione ai noti problemi alle supply chain che sono stati innescati dalla crisi COVID. Tuttavia questo racconta soltanto una parte del problema. Perché tutte le banche centrali hanno risposto alla crisi aumentando a dismisura i loro acquisti di titoli di stato, inondando i mercati di liquidità, che almeno secondo la teoria austriaca non può che far aumentare i prezzi.
Cosa che comunque si è puntualmente verificata, con Bitcoin che sta giocando il ruolo dell’asso pigliatutto, con enormi quantità di capitali che continuano ad affluire sul mercato – e con sempre meno $BTC presenti sul mercato. Un effetto traino che ha finito per ripercuotersi sul mercato anche di Ethereum e delle altre principali criptovalute.
Cosa succederà da qui in avanti?
Noi non abbiamo ancora modificato il nostro canale di riferimento per Bitcoin. Per farlo attendiamo una chiusura giornaliera sopra i 67.000$, dato che riteniamo che la fase di movimenti laterali potrebbe non essersi completamente esaurita.
Rimaniamo però più che convinti, dati alla mano, della bontà delle nostre intuizioni per la fine dell’anno e sul medio e lungo periodo. Intuizioni che sono raccolte nel nostro speciale sulle previsioni Bitcoin. Siamo piuttosto certi del fatto che torneremo a parlare di nuovi massimi storici per Bitcoin. Che è lungi dall’esaurire la sua corsa qui.