L’inflazione è qui e ormai neanche le banche centrali se la sentono di ignorarla, nonostante per mesi abbiano insistito sulla transitorietà del fenomeno. Con il CPI – il Consumer Price Index negli USA che ha superato il 6% di rialzo, ormai non ci sono più dubbi – e anche le grande banche d’affari hanno iniziato a muoversi come se il fatto sia ormai inevitabile.
Goldman Sachs punta all’oro a quota 2.000$ e, cosa più importante, ammette tramite un importante dirigente che Bitcoin sta parzialmente rimpiazzando il metallo prezioso come riserva di valore.
La descrizione di un fenomeno che è già in corso e che ormai non ha più senso negare. Fenomeno che è bullish per tutto il comparto e in particolare per Bitcoin, sul quale possiamo investire con la piattaforma eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con capitale e funzionalità top – intermediario che ci permette di investire non solo su $BTC, ma anche su altre 40+ criptovalute.
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La dichiarazione di Damian Courvalin da Bloomberg TV è stata forse lapalissiana, ma al tempo stesso una prima accettazione di quello che, per gli appassionati di valuta solida come lo è Bitcoin era ormai scontato. Abbiamo infatti una situazione di fortissima inflazione, di debasement delle valute fiat. Cosa che ha portato, dopo l’arrivo dei dati sull’inflazione USA ad un enorme afflusso di capitali verso le criptovalute e l’oro.
Per il secondo è un fenomeno che esiste da quando non abbiamo più la parità aurea e che non è sconosciuto né agli investitori né alle banche centrali. Nel caso di Bitcoin però siamo davanti ad una situazione relativamente nuova. Sì, questa settimana ha sancito il fatto che Bitcoin è una riserva di valore e che in parte (per il momento) ha già sostituito l’oro (che è cresciuto in misura minore rispetto a Bitcoin).
Cosa che, come avevamo anticipato, è stata confermata anche da Courvalin di Goldman Sachs, che rimane una delle banche d’affari più importanti del mondo.
Criptovalute e oro non devono cannibalizzasi per forza, ma è un fatto acclarato la sostituzione negli ultimi tempi.
Altro fatto molto interessante a sostegno di questa tesi di Courvalin, che sposiamo al 100%, è che in Cina si è visto un grande aumento della domanda di oro proprio in concomitanza del ban delle criptovalute.
Apprendiamo – anche se su queste pagine lo si sosteneva da tempo – che siamo ufficialmente entrati in una nuova fase della vita di Bitcoin. E che se dovessero permanere le condizioni economiche attuali, Bitcoin potrebbe davvero fare quel salto verso i 100.000$ che ormai molti analisti, compresi i nostri, si aspettano senza se e senza ma.
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Vedi Commenti
Il Bitcoin farà la fine dei bulbi dei tulipani olondesi!
Sicuramente, Vincenzo.
e, non dimentichiamocene, quella delle mezze stagioni!
... e dei giovani d'una volta...
Come in tutti i mercati ma parliamo di una fi e che manco noi vedremo saremo già oorti quando succederà
Ha già "flippato" l'argento qualche giorno fa al massimo storico. Io sarei più fiducioso :)