Anche Bloomeberg si arrende ed ammette, tramite uno dei suoi analisti di punta, che in realtà Bitcoin è il miglior asset possibile contro l’inflazione, in un periodo dove questa si è riaffacciata in modo molto prepotente sulle economie di tutto il mondo, facendo temere anche per la crescita dopo la crisi COVID.
Per chi vuole proteggersi ed è animato dalla (razionale) paura per l’inflazione, $BTC rappresenterebbe, ad avviso dell’importante gruppo dell’informazione finanziaria, uno dei migliori asset disponibili sul mercato.
E con l’inflazione che non accenna a diminuire – e che in realtà potrebbe mantenersi su questi livelli – Bitcoin può continuare a guadagnare sul mercato, anche tenendo conto del fatto che gli investitori retail non sono ancora entrati. Possiamo trovare l’asset cripto su eToro – vai qui per un conto di prova gratuito con capitale virtuale e tutte le funzionalità top – intermediario che offre nel complesso 40+ criptovalute e funzionalità fintech esclusive.
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Inflazione in aumento? Bitcoin è la salvezza secondo Bloomberg
In realtà negli ultimi giorni sono diversi gli analisti, anche provenienti dalla finanza classica, che hanno finalmente riconosciuto a Bitcoin questo ruolo di oro digitale, il cui prezzo sarebbe già salito in virtù dell’inflazione che sta colpendo i mercati.
Soltanto qualche giorno fa Goldman Sachs aveva detto lo stesso, rendendo pubblico quello che aveva già dichiarato tramite acquisti di $BTC e apertura verso questo comparto. Ora si aggiunge Bloomberg, che oltre ad essere l’hub informativo più importante del mondo quando si parla di finanza, pubblica anche periodicamente delle analisi molto apprezzate e seguite dagli operatori di mercato.
Ma gli analisti Bjorn van Roye e Tim Orlik, che fanno capo al gruppo dell’informazione finanziaria Bloomberg, hanno voluto approfondire la loro analisi, segnalando che addirittura la metà dell’aumento di prezzo di $BTC dovrebbe essere ricondotto a questi movimenti di hedging dall’inflazione.
Il nostro modello mostra che, per Bitcoin, l’importanza dell’inflazione e del suo utilizzo come hedge contro l’incertezza è diventata una spinta rialzista sul prezzo per circa il 50% nell’ultimo ciclo. Per il 2017 invece ha spinto per circa il 20%.
Un’analisi da valutare, nel tempo, per quanto riguarda le percentuali, ma che comunque offre uno spaccato a nostro avviso molto concreto dell’effettiva forza di Bitcoin in un contesto di questo tipo.
L’Asia apre col botto e Bitcoin torna sopra quota 65.000$
La sessione del lunedì sui mercati asiatici si è aperta – cosa in realtà molto comune negli ultimi tempi – con il proverbiale botto e la relativa debolezza di Bitcoin nel corso del fine-settimana che hanno lasciato spazio a nuovo sentiment rialzista.
Il primo ostacolo sarà la sessione europea, che ormai da qualche tempo è relativamente fiacca, almeno in termini di mercato azionario. Tuttavia, se i presupposti dovessero essere quelli di Bloomberg, ma anche di Goldman Sachs e JP Morgan, dubitiamo che non potranno esserci nuove spinte rialziste, importanti anche per intensità, sul mercato di Bitcoin.
Tutto questo in uno scenario di mercato non esaltante neanche in Europa e che potrebbe, purtroppo, continuare a produrre i suoi effetti ancora per qualche mese. Poco male però per chi vuole investire o ha già investito in $BTC. Perché, come dicono anche esperti con più blasone di queste pagine, $BTC è l’asset perfetto per proteggersi in questa possibile tempesta.