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Euro digitale sarà valuta legale | Fabio Panetta spiega come funzionerà

3 anni fa
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Fabio Panetta, membro del board della Banca Centrale Europea, conferma che i lavori per un euro digitale sarebbero ormai iniziati – e che nei prossimi 24 mesi la BCE stessa si preoccuperà di trovare canali per rendere la CBDC valuta avente corso legale in tutta l’area euro.

Una notizia che per molti non vorrà dire nulla – ma che in realtà delinea un tracciato importante per come si utilizzerà la moneta in tutta Europa, Italia compresa – con qualche frecciatina di Panetta anche al mondo di Bitcoin.

Tutto sull’annuncio di Fabio Panetta

Quello che riteniamo, controtendenza, è che in realtà questi movimenti da parte della BCE – che si innestano su un percorso seguito già da diversi stati – in realtà non faranno che spingere ancora più in alto l’adozione delle criptovalute. Criptovalute sulle quali possiamo investire con la piattaforma eToro – vai qui per ottenere un conto demo sempre gratis e con tutte le funzionalità già attive – intermediario che propone le migliori 40 cripto del momento a listino, condite di servizi esclusivi che non troviamo altrove.

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Cos’ha detto Fabio Panetta e perché è una notizia importante per il nostro futuro economico

Secondo quanto è stato riportato dalla testata BloombergFabio Panetta – che è membro del board della BCE – avrebbe già le idee particolarmente chiare per quanto riguarda l’euro digitale, ovvero la versione propria in ambito Euro delle CBDC, ovvero le valute digitali che vengono emesse dalle banche centrali.

Una sorta di novità che è stata, erroneamente, associata più volte al mondo delle criptovalute, sebbene in realtà ne manchino proprio i presupposti. Presupposti che mancano dato che non si tratta né di operatività su blockchain, né tantomeno di una gestione decentralizzata e anti-inflativa come nel caso delle principali criptovalute. Non è chiaro che tipo di network verranno utilizzati, anche se gli esperimenti già visti negli altri stati permettono di avere contezza su cosa gli stati stiano cercando di ottenere.

Qualcuno, come nel caso di Israele, ha condotto dei test utilizzando la rete Ethereum, altri invece sembrerebbero pronti ad imbarcarsi su Ripple, ma nessuna di queste due opzioni sembrerebbe essere interessante per la banca centrale di Francoforte.

Panetta ha anche ribadito che un percorso del genere, ovvero l’introduzione di un euro digitale non deve essere presa per garantita, anche se ha aggiunto che nei prossimi 24 mesi le autorità dell’Unione si attiveranno per renderla, nel caso, valuta avente corso legale.

Cosa vorrebbe dire il corso legale?

Vorrebbe dire, nel caso in cui si dovesse effettivamente raggiungere un risultato del genere, che l’Euro Digitale dovrà essere accettato al pari del cartaceo da tutti gli operatori economici e dai privati che risiedono all’interno dell’Unione.

Una mossa che in pochi si aspettavano, dopo che più volte i vertici della BCE avevano descritto l’euro digitale come una possibilità aggiuntiva per i cittadini dell’Unione e non come un obbligo. Questo si tradurrà in una spinta molto forte nella sua adozione, che però, almeno secondo la nostra lettura, potrebbe avere effetti inversi rispetto a quanto si aspetterebbero i papaveri della BCE. Un avvicinamento coatto alle valute digitali potrebbe aprire le porte anche al vero settore delle criptovalute, dato che anche i cittadini più reticenti dovranno esporsi al mondo della gestione dei Wallet e dei pagamenti digitali con valuta virtuale.

Panetta non risparmia frecciate a Bitcoin

Bitcoin rimane l’elefante nella stanza per la banca centrale, con l’asset cripto per eccellenza che ormai è a tutti gli effetti la moneta preferibile in tempi di alta inflazione.

Alla BCE lo sanno bene ed è per questo che Panetta lo attacca, puntando sull’ecologia, affermando che il consumo del network dell’euro digitale sarà minimo e ignorabile per quantità.

Questa potrebbe essere una buona news, ma siamo certi del fatto che una persona dell’intelligenza e della preparazione di Fabio Panetta sappia che in realtà i consumi di Bitcoin sono la prima tutela per la sicurezza del suo network e della sua decentralizzazione. Qualcosa che l’euro digitale, anche per scelta politica, non potrà mai avere.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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