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Previsioni Ripple 2018: XRP continuerà a salire ?

7 anni fa
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L’inizio del 2018 si è rivelato essere un periodo particolarmente ostico per le principali criptovalute in circolazione; il mercato di gennaio si è rivelato infatti estremamente instabile per tutte le principali monete virtuali.

La forte instabilità del mese di gennaio (con strascichi anche durante il mese febbraio) ha fortemente spaventato molti degli attuali utenti, e scoraggiato probabili investitori; era però difficile che il trend positivo mantenuto durante lo scorso anno continuasse ininterrotto.

Il mercato ha infatti dovuto incassare il contraccolpo di un 2017 particolarmente euforico con una crescita quasi costante di tutte le principali valute; contraccolpo particolarmente importante, in quanto ha visto importanti cali percentuali, per valori che vanno dal 40 al 60 % delle loro valutazioni all’apice del 2017.

Una delle valute ad aver subito questo forte contraccolpo è stata Ripple; la cripto infatti attualmente gravita attorno ad una valutazione di circa un dollaro per XRP (il token della valuta), ma durante il 2017 aveva raggiunto un valore massimo superiore ai 3 dollari per token, facendoci assistere ad uno sbalzo enorme.

Solo recentemente la cripto in questione ha iniziato la sua ripresa, salendo di qualche centesimo di dollaro; che questa ripartenza si dimostri duratura non è però sicuro; anzi, considerando affidabile l’andamento di gennaio è plausibile che questo sia soltanto un parziale miglioramento e che, perlomeno per il primo periodo, la moneta abbia bisogno di ancora un po’ di tempo per stabilizzarsi.

È anche vero che un rimbalzo negativo di questa entità possa essere perfettamente fisiologico, ed è altrettanto probabile che l’andamento della cripto si riveli invece estremamente positivo, facendo diventare il fantastico trend del 2017 soltanto un ricordo.

In questa guida, vogliamo analizzare come potrà essere l’andamento ( sia positivo che negativo) di Ripple durante il 2018, e le motivazioni che potrebbero riportare la cripto ai fasti dello scorso anno, o affossarla definitivamente.

Ripple come valuta atipica

Quando parliamo di Ripple, ci troviamo a discutere di una valuta relativamente giovane (fondata nel 2013), e parzialmente atipica.

La piattaforma non presenta infatti alcune delle caratteristiche delle quali siamo abituati a parlare quando entriamo in argomento criptovalute; la caratteristica che la differenzia di più dalle altre monete virtuali è sicuramente la mancanza di mining.

Ripple è stata fondata nel 2013 da Chris Larsen e Jed McCaleb

 

Il conseguimento di nuove monete avviene infatti in modo differente; i token (detti XRP) vengono assegnati a coloro che decidono di fornire le capacità computazionali dei propri comparti hardware al sistema, tramite l’iscrizione allo stesso.

Si creano così i cosiddetti nodi di convalida che rendono la rete sicura; in pratica sono gli stessi attori che costituisco il mercato della valuta a creare un ambiente sicuro ed affidabile, sia per se stessi, che per qualsiasi futuro utente.

La piattaforma presenta inoltre una vastissima rete di distribuzione (con un’espansione globale) che, supportata dal fatto che i laboratori Ripple fungono principalmente da “banca centrale” (la cripto infatti presenta un sistema decentralizzato da qualsiasi forma di potere e regolamentazione classica), consente di movimentare le somme di denaro con estrema facilità.

Gli XRP sfruttano il sistema della blockchain solo per velocizzare al massimo i pagamenti (anche intercontinentali), tramite l’eliminazione di numerosi inutili intermediari, tramite le sue innovazioni Ripple ha saputo rivoluzionare il mercato.

Queste caratteristiche hanno permesso a Ripple di entrare con forza nell’olimpo delle criptovalute, permettendole di rivaleggiare con le più famose monete virtuali attualmente in circolazione: Bitcoin ed Ethereum.

Negli ultimi anni abbiamo infatti visto una crescita esponenziale della cripto, che l’ha portata a surclassare il valore iniziale del 2015.  Agli inizi del 2015 infatti la cripto è realmente entrata nel mercato digitale con una valutazione di soli 2 centesimi di dollaro, per arrivare in soli due anni all’apice di circa 3 dollari per token nel 2017.

In realtà il 2017 non è stato segnato da un grande aumento percentuale; è infatti di molto superiore l’aumento percentuale che la valuta ha vissuto nei due anni precedenti, passando dagli iniziali 2 centesimi ai circa 90 centesimi di fine 2016.

La crescita del 2017 consiste principalmente in una crescita meramente monetaria; l’aumento di svariati punti percentuali aveva infatti portato la moneta a sfiorare la valutazione del dollaro, senza mai superarla. Nell’anno in questione la valuta ha più che triplicato la sua valutazione, sfondando in questo modo la barriera psicologica di una valutazione 1:1.

Certo, questa valutazione può sembrare nulla in confronto a quella di Bitcoin, ma stiamo anche parlando di due soggetti differenti; BTC è stata la prima criptovaluta, è normale che funzioni su scale di valori completamente differenti dalle alternative nate a sua immagine.

Un 2018 difficile

Se i primi 3/4 anni di vita di Ripple hanno visto una crescita relativamente costante (ovviamente con alti e bassi) della cripto, il 2018 non sicuramente iniziato sotto gli stessi auspici.

Durante il mese di gennaio, infatti, Ripple (come tutte le altre criptovalute) ha dovuto sopravvivere ad un vero e proprio crollo del mercato; in poche settimane la sua caduta libera l’ha praticamente riportata indietro di circa un anno, alla soglia del valore del dollaro.

Nelle ultime settimane la moneta ha però ricominciato a crescere arrivando ad un valore che si aggira attorno ad 1,11 dollari, ridonando speranze ai numerosi investitori, terrorizzati dal recente trend.

Molti sono i fattori che hanno dato il via a questa “rinascita” della valuta, e se è difficile comprendere se questa sia una “partenza falsa” o meno, sono proprio queste componenti a darci qualche indizio sul futuro di Ripple.

Dove investire in Ripple

Per investire in bitcoin, hai due possibilità:

  1. Acquistare ripple sui migliori exchanges;
  2. Fare trading online sui principali brokers online.

Investendo direttamente in ripple sui principali exchanges di criptovalute, acquisti direttamente la moneta virtuale; nel secondo caso, invece, fai trading di di ripple attraverso i contratti per differenza ( CFDs ).

Di seguito ti proponiamo la lista dei brokers online più consigliati dove investire in ripple.

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Il futuro degli XRP

È altamente probabile che il 2018 sia l’anno giusto per portare Ripple sempre più vicino alle principali concorrenti, ma non è sicuro; nel caso questa si dimostrasse un’annata positiva, quali potrebbero essere le motivazioni?

A favore della cripto va il fatto che sembra l’azienda abbia previsto gli sbalzi del mese di gennaio, decidendo di scommettere su se stessa; nell’ultimo mese infatti Ripple ha stretto numerosi accordi di partnership con diverse realtà.

Sono infatti molto recenti gli annunci del completamento degli accordi con IDT (impresa statunitense con sede a Newark, operante nel campo delle telecomunicazioni) e con MercuryFX (azienda londinese addetta alla gestione dei pagamenti internazionali) atti ad un rafforzamento strutturale delle funzioni della criptovaluta stessa.

Ripple nasce infatti, come una valuta estremamente veloce (da 10 a 15 secondi a transazione) e sicura, un ulteriore potenziamento ad una rete già ben funzionante per recuperare terreno dalle cripto concorrenti, era la scelta migliore che si potesse compiere.

L’app creata in collaborazione con Santander potrà dare nuova spinta alla crescita di Ripple

Inoltre l’azienda americana si è voluta muovere anche in ambito bancario: la famosa banca internazionale Santander ha infatti annunciato che appronterà al più presto il lancio di una nuova app che permetterà di finalizzare pagamenti e acquisti basandosi sulla tecnologia blockchain di Ripple.

L’endorsement di una banca nota come Santander non può che dare un ulteriore boost alla valuta, che anche se  opera in un’area ancora grigia, vive dei rapporti con i grandi istituti bancari, anche solo dal punto di vista di un’immagine di solidità.

Nell’ultimo mese Ripple si è anche buttata nel mondo dello sport; il recente accordo con la London Football Exchange (LFE) è un’ulteriore dimostrazione di forza per la cripto.

Questo accordo (in collaborazione con Stellar) fa in modo che Ripple fornisca la base per la creazione di una vera e propria comunità sportiva basata sulle criptovalute; una scommessa che se ripagata porterebbe solamente vantaggi alla moneta, dando nuova spinta alla crescita di XRP.

Oltretutto è molto probabile che a questi accordi, facciano seguito molte altre partnership atte ad una costante crescita delle competenze della cripto.

Cosa ci dobbiamo aspettare?

Anche esaminando tutti i fattori positivi sopra elencati resta complicato fare una previsione al cento per cento veritiera su quello che sarà il futuro di Ripple, ma vogliamo comunque essere fiduciosi.

È molto difficile che una criptovaluta con più di 4 anni di esperienza si ritrovi a dover far fronte ad un trend negativo costante anzi, la sua recente ripartenza fa ben sperare per un 2018 positivo; forse non quanto il 2017, ma certamente migliore del disastroso mese di gennaio.

Questi auspici coincidono con le speranze di Danny Aranda (CEO di Ripple) che durante una recente intervista ha voluto sottolineare:

“La volatilità porta molto interesse. Per i trader, la volatilità può significare molto profitto… si può pensare alla volatilità del mercato delle criptovalute come un meccanismo per convincere le persone a partecipare… pensiamo che man mano che il mercato e il volume cresceranno, vedrete un mercato molto più stabile”.

Un pensiero sicuramente incoraggiante (anche se di parte), che vogliamo fare in parte anche nostro, cercando di andare contro qualsiasi previsione negativa

In ogni caso non bisogna mai dimenticare che, anche se il 2018 non si rivelasse l’anno del “grande balzo in avanti” di Ripple, la valuta permette di compiere particolari transazioni dette vendita allo scoperto ( per la quale vi suggeriamo di leggere la nostra guida: Investire in criptovalute vendendo allo scoperto ), che consentono ai trader di guadagnare anche durante “momenti di crisi”.

Alessio Ippolito

Imprenditore digitale e giornalista - mi occupo di business online dal 2008. Sono il founder della ALESSIO IPPOLITO S.R.L., società proprietaria della testata Criptovaluta.it e del noto giornale finanziario TradingOnline.com, di cui ne sono anche il direttore responsabile.

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