A volte ritornano. Di Zcash si parla ultimamente molto poco, complice un maggiore focus su altre nicchie, in particolare quelle legate al mondo dei metaverse.
Il recente boom, frutto di un passaggio epocale per $ZEC, è un ottimo motivo per tornare ad occuparsi di questo network, che si trova davanti ad una svolta che sicuramente sarà foriera sia di crescita, sia di grandi polemiche tra gli appassionati della prima ora.
La notizia del passaggio alla validazione PoS continuerà, almeno a nostro avviso, a spingere sui rialzi – e potremo sfruttarla con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale con tutte le funzionalità top a disposizione – intermediario che è il migliore per fare trading di breve periodo o hodl di lungo periodo su tutte le 40+ criptovalute che offre a listino.
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La prima delle notizie importanti che riguardano Zcash attiene al protocollo di validazione delle transazioni. Come è noto ZCash ha da sempre utilizzato un sistema PoW, ovvero un sistema che si basa sulla complessità dei calcoli per risolvere blocchi. Come Bitcoin, ma con un livello di sicurezza decisamente inferiore.
La decisione, comunicata attraverso un post sul blog ufficiale del gruppo che gestisce ZCash ha quindi dell’incredibile. Prima il passaggio alla proof of Stake, che dovrebbe garantire maggiore scalabilità, poi una svolta in termini di wallet e anche in termini di interoperabilità.
La querelle tra sistemi Proof of Work e sistemi Proof of Stake è ormai datata ed eviteremo di sviscerare le differenze tra i due. Sta di fatto che una delle blockchain storicamente in PoW, come $ZEC, ha deciso di fare il passaggio, seguendo l’onda lunga innescata da Ethereum. Il passaggio consentirà ovviamente anche di passare ad un sistema di staking con ricompense per chi bloccherà i propri token sul network e – anche se la cosa sarebbe ancora da definire nei dettagli – ad una governance diffusa.
Anche sul fronte wallet ci saranno delle importanti novità. Ci sarà infatti anche un wallet ufficiale, che permetterà all’azienda che gestisce il protocollo di avere un accesso più diretto agli aggiornamenti e anche al contatto con gli utenti.
La torta del Web3 è troppo golosa per essere ignorata. E per questo $ZEC ha annunciato, dopo il passaggio alla Proof of Stake, lo sviluppo di sistemi per l’interoperabilità cross-chain. L’esempio portato è quello dello stack di Cosmos, soluzione che è tra le più in voga per i protocolli che vogliono aggiungere rapidamente interoperabilità ai loro sistemi.
Il passaggio avverrà in uno spazio da oggi al 2024, secondo step intermedi fissati dalla timeline offerta dall’azienda. Un lasso di tempo sufficientemente ampio per permettere un passaggio così epocale.
Tutto questo dovrebbe e potrebbe distribuire spinte rialziste durante tutto il medio e lungo periodo, motivo per il quale ci sentiamo di ritenere adesso, nonostante la correzione importante delle ultime ore, $ZEC leggermente sotto-prezzata. Certo, in molti non gradiranno il passaggio ad un sistema PoS, ma fatta eccezione per Bitcoin (per ottimi motivi) questo sembrerebbe essere il passaggio obbligato di quasi tutte le chain.
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