Non sono soltanto le banche americane ad avere il pallino delle criptovalute. Anche in Estonia la più grande banca del paese, LHV, ha deciso di permettere ai propri clienti di accedere a Bitcoin, Ethereum, Chainlink ed altre criptovalute di poter essere scambiate attraverso i propri servizi.
Tutto all’interno di una App proprietaria, che almeno secondo quanto è stato diffuso fin ad ora – utilizzerebbe poi come gateway per il mercato i servizi offerti da Bitstamp. Il tutto integrato nella piattaforma di investimento dell’istituto.
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LHV, gruppo semi-sconosciuto in Italia, è in realtà il più grande operatore nel banking retail dell’Estonia. La notizia arrivata poche ore fa ha dell’incredibile, perché il gruppo sarebbe pronto ad integrare Bitcoin ed altre criptovalute ad alto marketcap.
Il sistema sarà integrato da una App proprietaria, che sarà a sua volta inserita nel framework per gli investimenti che la banca offre ai propri clienti retail. A fare da tramite verso il mondo delle criptovalute ci penserà Bitstamp, tramite un accesso coordinato e diretto – e – cosa più importante, attraverso l’acquisto fisico di criptovalute e dunque non tramite futures o altro tipo di intermediazione.
Anche se l’Estonia non è forse la prima economia che ci viene in mente quando pensiamo alla possibile espansione del mondo cripto, rimane comunque un importante veicolo per l’adozione delle cripto, tenendo conto del fatto che è come se si schierasse in questo senso Banca Intesa.
Questa notizia in realtà considerata nell’insieme di adozioni cripto che sta avvenendo in tutto il mondo e che stanno trasformando Bitcoin in un asset da investimento a tutti gli effetti sarà a disposizione anche del pubblico lontano dalle innovazioni tecnologiche.
Certo, non ci si potranno aspettare dei passi rapidi come a El Salvador, ma avere le criptovalute principali sul mercato a disposizione presso una grande banca istituzionale e anche per il piccolo pubblico è qualcosa che non avremmo mai potuto immaginare, anche noi che siamo sostenitori della causa, anche soltanto pochi mesi fa.
Almeno sul fronte degli istituti di grandi dimensioni possiamo dire che la situazione in Italia è molto indietro non solo rispetto all’Estonia, ma anche rispetto a paesi che non sono così aperti nei confronti delle criptovalute. Certo, finché la CONSOB, attraverso le sue più alte cariche, continuerà a fare le barricate contro le criptovalute, ci sarà ben poco da sperare.
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