Grandi movimenti su Cardano, con Charles Hoskinson e la fondazione che gestisce Cardano che intervengono su due punti che stanno animando il dibattito nelle ultime 24 ore.
Ci sono grandi novità che saranno implementate su Cardano a partire dai prossimi aggiornamenti – e che permetteranno al network di aumentare il suo output, anche in contrasto ad una narrativa, che lo ricorda Charles Hoskinson, è decisamente sui generis.
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La situazione è questa: mentre in molti accusano Cardano di essere un progetto di scarso utilizzo concreto, al tempo stesso altri ne contestano la congestione. Una situazione giudicata – a nostro avviso – correttametne come assurda anche da Charles Hoskinson in un suo recente Tweet.
Mi diverte davvero il fatto che la narrativa su Cardano stia cambiando da Ghostchain [blockchain fantasma, NDR] senza alcun tipo di utilizzo a “Come farà Cardano a gestire la congestione? I blocchi sono pieni! Le Dapps si stanno attivando!!!” I cani abbaiano, ma la carovana prosegue nel cammino.
Una situazione che, secondo un recente post di IOHK – la fondazione che si occupa anche dello sviluppo di Cardano, sarà risolta con dei prossimi aggiornamenti. Cosa accadrà? Semplice: lo spazio disponibile nei blocchi passerà da 8k a 72k, permettendo così con un singolo blocco di validare più transazioni. Questo dovrebbe essere sufficiente per gestire le congestioni del network anche in prospettiva futura, quando – si spera – i progetti che la utilizzeranno saranno molto più numerosi.
I cambiamenti saranno implementati sulla testnet il prossimo 25 novembre, per poi andare sulla mainnet il prossimo 1° dicembre, approssimativamente alle 22:45 ora italiana.
Oltre ad aumentare la dimensione dei blocchi, saranno anche aumentate le memory units per singola transazione. Cosa che dovrebbe contribuire a snellire un po’ il traffico che si sta creando sulla mainnet del protocollo.
No, sono state semplicemente interrotte le operazioni negli Stati Uniti – chi opera con eToro in Europa non avrà alcun tipo di problema – per questioni legate alle possibili innovazioni legislative in campo cripto.
Anche qui è intervenuto sul tema Charles Hoskinson, che si è lamentato di come la scarsa chiarezza e ambiguità del legislatore stiano causando danni enormi a tutto l’ecosistema. Danni che Cardano ha già registrato sul mercato, continuando una lenta discesa che nel momento in cui scriviamo la fa attestare intorno a quota 1,67$.
Prezzi bassi – e per molti decisamente convenienti – se l’orizzonte è quello di medio e lungo periodo. Anche se Cardano non sta attraversando uno dei suoi migliori momenti, di motivi per disperare, almeno per ora, non ne troviamo.
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